FONTAINE, Charles
Poeta, nato a Parigi nel 1513, morto a Lione nel 1589. Mediocre rimatore della scuola di Clément Marot (che sostenne nella polemica con la Pléiade), il F. finì con l'aderire ai novatori e divenne amico del Ronsard, a cui indirizzava molti componimenti. Prese parte alla polemica sulla psicologia dell'amore, contrapponendo all'Amye de Court di N. de La Borderie (1542) una Contr'Amye de Court (1543) apologia dell'amore disinteressato, unicamente fondato sul sentimento dell'onore.
L'opera sua principale è la Fontaine d'Amour (1546), raccolta di elegie, di epistole e di epigrammi, dedicata a Charles d'Orléans, il cui tono erotico e mitologico ricorda spesso quello del Ronsard. Compose inoltre: Les X premières Epistres d'Ovide, trad., 1552; Les Ruisseaux de Fontaine, 1555 (raccolta di elegie, epistole, epigrammi, oltre alla traduzione del 1° libro dei Remedia Amoris); Les Mimes de Publian (Publio Siro), trad. en franåois, 1557; Odes, Enigmes et Epigrammes, 1557; Les Sentences du poète Ausone, 1558.
Bibl.: E. Roy, Ch. F. et ses amis, in Revue d'hist. littér. de la France, 1897; A. Lefranc, Le Platonisme et la littérature en France à l'époque de la Renaissance (1500-1550), in Grands Écrivains français de la Renaissance, 1914; R.-L. Hawkins, Maistre Ch. F., Cambridge Mass. 1916.