Esploratore e religioso francese (Strasburgo 1858 - Tamanrasset, Algeria, 1916). Ufficiale di cavalleria, divenne trappista e, dopo l'ordinazione sacerdotale (1901), si ritirò nel Sahara, dove condusse vita contemplativa. È stato dichiarato beato da papa Benedetto XVI nel 2005. Al suo ideale del "Gesù di Nazareth", umile e nascosto, si ispirano le congregazioni dei piccoli fratelli di Gesù (1933), delle piccole sorelle del Sacro Cuore (1933) e delle piccole sorelle di Gesù (1939).
Militare nel Marocco, compì un viaggio (1833-84) attraverso il Grance e il Piccolo Atlante, di cui lasciò un'importante relazione e mirabili schizzi (Reconnaissance au Maroc, 1888; Esquisses sahariennes, post., 1895). Ritornato in Francia, si fece trappista (frate Alberico); si recò poi in Terrasanta (1888-89) e dal 1890 al 1896 si ritirò nella trappa di Akbès in Siria e poi come "domestico" presso le clarisse di Nazareth. Nel 1990 rientrò a Parigi, ove venne ordinato sacerdote nel 1901; partì nello stesso anno per Beni Abbès, per fondarvi la prima "fraternità", e poi dal 1905 si trasferì a Tamanrasset, nel cuore dell'Hoggar (Sahara), dove condusse vita contemplativa, venerato dai Tuareg come un marabutto. Fu assassinato durante la prima guerra mondiale da un gruppo di banditi senussiti sconfinati dalla Libia. Preparò un importante dizionario tuareg-francese, monumento di linguistica e di mistica (4 voll., post., 1951) e raccolse i Chants Touaregs (post., 1997); lasciò inoltre écrits spirituels, pubblicati da R. Bazin (1923), L'évangile présenté aux pauvres du Sahara e Lettres inédites (post., 1938) e le note di spiritualità Voyageur dans la nuit (1888-1916; post., 1979). La sua eredità fu raccolta da L. Massignon e da R. Voillaume, che ne diffusero la spiritualità. Il 15 maggio 2022 è stato proclamato santo da papa Francesco. Festa, 1 dicembre.