DIDIER, Charles
Scrittore svizzero-francese, nato a Ginevra nel 1805 e morto a Parigi nel 1864. Di facile e pronta immaginazione, esordì con poesie di carattere romantico-popolare (La Harpe helvétienne, Ginevra 1825; e Mélodies helvétiques, Parigi 1827). Viaggiò a lungo per l'Europa meridionale e per l'Oriente. L'Italia gl'ispirò pagine di prosa descrittiva: Rome souterraine (voll. 2, 1833) ritrae le condizioni politiche dell'Italia durante il dominio austriaco; La campagne de Rome (1842), Raccolta (1844), Les Amours d'Italie (1859), riprendono motivi di vita e di poesia dalla natura e dal folklore del Lazio, della Calabria e della Sicilia. Ma con eguale simpatia, se non con la stessa insistenza, descrisse altre terre: Une année en Espagne (1837), Promenade au Maroc (1844), Cinquante jours sur le Nil (1859), Les nuits du Caire (1860), ecc. contengono scorci d'arte narrativa. Quando la cecità gl'impedì di riprendere le vie dell'Oriente, dopo lunghe sofferenze, troncò la vita con il suicidio.