DE GROUX, Charles
Pittore, nato nel 1825 a Comines, morto a Bruxelles il 30 marzo 1870. Fu allievo nell'Accademia di Bruxelles di F.-J. Navez e di J.-B. Van Eycken, e ottenne il secondo premio di Roma nel 1850. Viaggiò in Germania e studiò nell'accademia di Düsseldorf. Dipinse qualche scena storica, ma si dedicò soprattutto ai soggetti di genere e s'incamminò per la via del realismo; questa tendenza appare nei quadri: L'ubbriacone, La partenza del coscritto, La rissa, Il Benedicite, Le spigolatrici, Il seppellimento, Il pellegrinaggio di S. Guidone ad Anderlecht (tutti al museo di Bruxelles). Il D. G. preannunziò l'arte di Constantin Meunier. Disegnò i cartoni per le vetrate della collegiata di S. Gudula a Bruxelles, nonché quelli per gli affreschi delle Halles d'Ypres. Si hanno di lui anche acqueforti e litografie. I suoi lavori, nei musei d'Anversa, di Bruxelles, di Gand e di Valenciennes, sono di disegno secco e d'intonazione coloristica prevalentemente bassa e cupa che accentua il carattere tragico dei soggetti, tolti di preferenza dalla vita dei più miserabili.
Il figlio Henry, pittore, scultore e litografo, nato a Bruxelles il 16 novembre 1867, morto a Marsiglia nel gennaio del 1930, fu allievo dell'Accademia di Bruxelles sotto la direzione del Portaels, poi di C. Meunier, F. Rops e A. Stevens. Si stabilì a Parigi, ottenendo al Salone di Bruxelles nel 1891 un clamoroso successo col suo primo lavoro: Cristo oltraggiato. Dopo aver partetipato a diverse esposizioni, anche all'estero, si ritirò a Merveille, per ripresentarsi al pubblico nel Salon d'automne del 1911 in una mostra personale che comprese anche alcune sculture mosse e rapidamente sbozzate (ritratti di Tolstoj, Beethoven, Wagner, Baudelaire, Goethe). Episodî della guerra mondiale ritrassero le pitture esposte nel 1916 alla Galerie de la rue de la Boëtie e la serie di litografie: Hymne à la Douleur (1914-15). La sua pittura, tumultuosa e visionaria, è spesso inquinata da tendenze troppo letterarie.
Bibl.: E. Leclercq, Ch. de G., Bruxelles 1871; L'Øuvre de Ch. De. G. (numero speciale di La Plume), Parigi 1899; H. Vollmer, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XV, Lipsia 1922 (con bibl.).