CHURCHILL, Charles
Scrittore inglese nato a Westminster nel 1731, morto a Boulogne-sur-Mer nel 1764. Figlio d'uu pastore anglicano, mortogli il padre, prese anche egli gli ordini, ma presto si unì ad uno scapigliato gruppo di artisti e scrittori. Fu soprattutto un satirico. L'opera sua più nota è: The Rosciad (1761), feroce satira degli attori del tempo, dalla quale si salvano solo Garrick e alcune attrici. L'eco che ebbe fu vivacissima: il Ch. divenne il "terrore del palcoscenico", l'amico di Wilkes; e si impegnò in una lunga serie di aspre polemiche, così da esser costretto a difendersi con The Apology. Adressed to the Critical Reviewers (1761) e con altri scritti. Seguirono The Ghost (4 libri, 1762-63); The Farewell (1764); The Author (1763); The Conference (1763); The Prophecy of Famine; a Scots pastoral inscribed to John Wilkes Esq. (1763). Ebbe per modelli Pope e Dryden. La sua satira diventa aspra quando intervengono risentimenti personali.
Ediz.: Poems, 1763-5; Poetical Works, con biografia di W. Tooke, 2 voll., 1804; questa servi di base alle edizioni posteriori, fra cui la migliore è ora quella a cura di T. L. Hannay, 2 voll., Londra 1892.
Bibl.: Genuine memoirs of Ch. Ch., Londra 1765; C. F. Putschi, Ch. Ch., sein Leben und seine Werke, in Wiener Beiträge zur englischen Philologie, Lipsia 1909; cfr. anche P. Fitzgerald, The life and times of John Wilkes, Londra 1888.