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Renouvier, Charles-Bernard

Dizionario di filosofia (2009)
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Renouvier, Charles-Bernard


Filosofo francese (Montpellier 1815 - Prades, Pirenei Orientali, 1903). Di formazione positivistica, R. è considerato l’iniziatore del neocriticismo francese. La ripresa di Kant, come antidoto a ogni forma di dogmatismo, assume tuttavia in R. caratteri particolari: egli infatti non riconosce il concetto di cosa in sé e interpreta il mondo fenomenico alla luce della categoria di relazione (non esistono realtà assolute, né inizi o fini assoluti, ma soltanto realtà finite in relazione reciproca), di cui il numero, l’estensione, il tempo e la qualità rappresentano ulteriori specificazioni. R. giunge così a una concezione pluralistica e antideterministica della realtà, nella quale già emerge quella che diverrà la caratteristica centrale del suo pensiero: la valorizzazione della persona come centro di iniziativa libera e responsabile. Nell’universo di R., infatti, gli individui sono liberi e Dio rappresenta l’ordine morale che si attua nella storia per mezzo delle imprevedibili vicende poste in essere dal libero arbitrio degli uomini. Questa impostazione filosofica lo porta a polemizzare con qualsiasi forma di determinismo storico (sia esso di matrice hegeliana o sainsimoniana) e di religione positiva: di qui l’opera Uchronie. L’utopie dans l’histoire (1876; trad. it. Ucronia: l’utopia della storia), nella quale R. delinea «lo sviluppo della civiltà europea non come è stato, ma come avrebbe potuto essere» se non si fosse imposto il cristianesimo. Sul piano politico queste idee lo avevano condotto ad assumere posizioni di tipo democratico (R. era favorevole alla repubblica, al sistema rappresentativo e al suffragio universale), che avevano trovato espressione nel sostegno alla rivoluzione del 1848 e nella stesura di un Manuel républicain de l’homme et du citoyen (1848). Negli ultimi vent’anni della sua vita R. accentua il richiamo al tema della libertà personale, dandogli un’inflessione spiritualistica che risente della lezione di Lequier (➔), dei cui scritti inediti R. si farà editore. Questo mutamento di prospettiva può essere colto nell’Esquisse d’une classification systématique des doctrines philosophiques (1882), che contiene una polemica antipositivistica. Il pensiero di Descartes e quello di Leibniz prendono ora il posto di Kant (La nouvelle monadologie, 1898): è la persona, intesa come «volontà», la concreta e vivente categoria della relazione. Notevole fu l’influenza esercitata dal personalismo di R. sulla filosofia francese della contingenza e della libertà (Boutroux, Bergson) e sul pluralismo americano (James). Tra le sue altre opere si segnalano: Essais de critique générale (5 voll., 1854-97); La science de la morale (1869); Les dilemmes de la métaphysique pure (1901); Histoire et solution des problèmes métaphysiques (1901); Le personnalisme (1903); La critique de la doctrine de Kant (1906). Dal 1872 diresse la rivista La critique philosophique, continuata (dal 1890) da L’année philosophique, edita da F.-Th. Pillon, che, con L.-A. Dauriac e Hamelin, fu tra i principali seguaci del suo pensiero.

Vedi anche
spiritualismo Orientamento filosofico basato sul riconoscimento della realtà sostanziale dello spirito. Il termine fu introdotto nel 19° sec. da V. Cousin, anche se la tradizione spiritualistica può essere fatta risalire a sant’Agostino. Strettamente legata al privilegio accordato alla conoscenza introspettiva e alla ... neokantismo (o neocriticismo) Serie di scuole e movimenti filosofici affermatisi in Germania nella seconda metà dell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento e diffusisi anche in Francia, Gran Bretagna e Italia, uniti dall’istanza comune del ritorno al pensiero di Kant e dal rifiuto dell’irrazionalismo e della ... Piero Martinétti Martinétti, Piero. - Filosofo italiano (Pont Canavese 1872 - Castellamonte 1943). Dal 1907 prof. di filosofia teoretica all'Accademia scientifico-letteraria di Milano e poi (1923) nell'univ. di quella città. Fu rimosso dall'insegnamento nel 1931 per aver rifiutato il giuramento di fedeltà al regime fascista. ... William James Filosofo e psicologo statunitense (New York 1842 - Chocorua, New Hampshire, 1910), fratello di Henry. Dopo aver studiato negli USA e in Europa, iniziò (1872) la sua carriera come "Instructor in physiology" alla Harvard University, dove fondò il primo laboratorio statunitense di psicologia sperimentale ...
Altri risultati per Renouvier, Charles-Bernard
  • Renouvier, Charles-Bernard
    Enciclopedia on line
    Filosofo (Montpellier 1815 - Prades 1903). Discepolo di A. Comte, R. può considerarsi l'iniziatore del neocriticismo francese riallacciantesi, oltre che a Kant, anche alla tradizione del razionalismo francese. Notevole fu l'influenza esercitata dal R. sulla filosofia francese della contingenza e della ...
  • RENOUVIER, Charles
    Enciclopedia Italiana (1936)
    Antonio Banfi Nato a Montpellier il 1° gennaio 1815, morto a Prades il 1° settembre 1903, fu il fondatore dell'indirizzo filosofico francese che prese il nome di neocriticismo. Egli, ispirandosi a Hume e a Kant, mirò a porre in un fenomenismo critico i fondamenti di una filosofia, che, conscia dei ...
Vocabolario
bernardo l’eremita
bernardo l'eremita bernardo l’eremita locuz. usata come s. m. [dal fr. bernard-l’hermite, di creazione burlesca provenz.]. – Crostaceo marino della famiglia paguridi, che si appropria di conchiglie di molluschi entro cui insinua l’addome....
bernarda
bernarda s. f. [dal nome di persona Bernarda]. – 1. Antica unità di misura di capacità per aridi usata in Romagna dal sec. 14° al 16°, equivalente a poco più di 14 litri. Una misura più ridotta era chiamata bernardèlla. 2. Denominazione...
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