ÁNNINOS, Charálampos
Scrittore greco, vivente. Nacque ad Argostolio il 6 settembre 1852. Impiegato del consolato greco in Italia, passò alcuni anni a Napoli e a Roma, poi si stabilì ad Atene, ove esordì con una raccolta di liriche, Λυκαυργές (Crepuscolo, 1871). Dedicatosi al giornalismo, fu redattore di parecchi periodici, tra gli altri del Παρασσός, rivista di letteratura. In essi disseminò articoli d'ogni genere, critiche teatrali, bozzetti e novelle. Scrisse con successo commedie e sul teatro greco esercitò qualche influsso, negli ultimi anni, anche in qualità di presidente (πρόεδρος) degli autori drammatici. Delle sue opere teatrali la più nota è forse ‛Η οἰκογένεια Παραδαρμενου (La famiglia Paradarmenos), in cui sono descritti i guai d'una famiglia borghese non ricca ma desiderosa di comparire in società. La figura del capo di casa, vittima della moglie e dei figli, è divenuta proverbiale ad Atene; e in verità non manca all'Ánninos l'arte di creare dei tipi, se non di tratteggiare caratteri. Il suo umorismo, non molto profondo, ma vario e garbato, prende di mira specialmente la società borghese di Atene, sia nelle commedie sia nelle novelle, le cui raccolte più notevoli sono 'Εδῶ καὶ ἐκεῖ (Qua e là, Atene 1884) e 'Αττικαὶ ἡμέραι (Giorni attici, 1894). Egli usa di preferenza il linguaggio puro, ma con agilità e senza esagerazioni, indulgendo, quando l'argomento lo richieda, alla lingua corrente di Atene.
Nel 1925 pubblicò una sua raccolta di studî storici, ed opere di storia tradusse dall'inglese e dall'italiano; tra l'altre la Storia del risorgimento italiano di F. Bertolini (‛Ιστορία τῆς 'Ιταλικῆς παλιγγενεσίας).
Bibl.: D. C. Hesseling, Histoire de la litt. grecque moderne (trad. di N. Pernot), Parigi 1924, p. 143 segg.