CHAIRESTRATOS (Χαιρέστρατος)
Scultore ateniese di Ramnunte, figlio di Chairedemos, attivo in patria e a. Delfi, all'inizio del III sec. a. C., autore della grande statua di Themis, dedicata alla dea da un Megakles, figlio di Megakles, di Ramnunte. La statua, ora ad Atene, è stata trovata nel 1890, unita alla base, nell'angolo S-O della cella del più piccolo dei due templi ramnusî, in antis, datato al VI sec., posto entro il santuario della Nemesi. Questo anàthema era stato forse posto nel tempietto insieme ad altri ex voto dopo che, eretto nel V sec. l'altro tempio di proporzioni maggiori, questo più piccolo aveva probabilinente assunto l'ufficio di thesauròs. Ch. si data con sicurezza in quanto si conosce la data del padre suo (315-314, arcontato di Praxiboulos; I. G., ii-iii2 [2, 2], 2726) e del nonno (328; decreto di Oropos, pubblicato in Eph. Arch., xxix, 1917, p. 41, n. 92). La statua raffigura la dea stante, abbigliata con himàtion e chitone podères sottile, in posa solenne. L'acconciatura dei capelli a diadema triangolare sulla fronte (già intesa come derivazione diretta dal diadema della Nemesi di Agorakritos), è quella caratteristica delle donne attiche del IV sec. Anche la severità e compostezza del panneggio riportano alla statuaria del IV sec. di cui però la Themis è libera rielaborazione, non copia diretta di un'opera singola (il Carpenter, ad esempio, la ritiene copia della Nemesi). Confrontata con l'Artemisia del Mausoleo di Alicarnasso, Themis presenta elementi meno barocchi (specie nel panneggio) più severi e lineari, indice della futura arte attica nell'ellenismo. Ch. è sicuramente identificabile con lo scultore che firma a Delfi un frammento di statua trovato nel 1896 presso l'Auriga, ora nel magazzino del museo. Lavorando lontano dalla patria, è naturale che Ch. tralasci di segnare patronimico e demotico, ma faccia seguire al proprio nome l'etnico.
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