CHAIREAS (Χαιρέας)
2°. - Probabile scultore greco d'Asia, figlio di Eumenes, della seconda metà del III sec. a. C. Il suo nome appare come dedicante (e forse autore) di una statua di Apollo, ex voto al dio per lo scampato pericolo da parte della moglie di Ch., Antigone e della figlia Klio. La dedica, in poveri versi (nonostante l'aggiunta di qualche forma dorica, per elevare il tono poetico), dove la statua parla in prima persona, composti forse dallo stesso Ch., appare sullo zoccolo posto su larga base rettangolare, proveniente da Susa, forse dal tempio di Artemide Nanaia, paredra del dio. Anche ammesso Ch. come autore della statua di Apollo, non è certo identificabile né con l'omonimo scultore di Plinio (Nat. hist., xxxiv, 75), né con l'artista presentato come orefice (χρυσοτέκτων) da Luciano (Dexiphanes, 334, 9), certo invenzione dello scrittore. L'anàthema probabilmente era un'opera fatta a Susa, cosi originario di Susa doveva essere anche Ch. (vedi, ad esempio, il nome di Musa della figlia, caratteristico delle regioni orientali).
Bibl.: F. Cumont, in Comptes Rendus Acad. Inscr., 1932, p. 274, n. 2; Suppl. ep. Gr., VII, 1934, ii.