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LIANG, Ch'i-Ch'ao

di Giovanni Vacca - Enciclopedia Italiana (1934)
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LIANG, Ch'i-Ch'ao

Giovanni Vacca

Filosofo e uomo di stato cinese, nato il 23 febbraio 1873 nel distretto di Sin-hwei hsien (Canton), morto a Pechino nel 1929: uno dei più eleganti e fecondi scrittori della Cina contemporanea. Figlio di contadini, apprese dal nonno l'amore allo studio. Dopo una rapida e brillante carriera, entrò nella vita politica e appartenne al gruppo dei riformatori guidati da K'ang Yu-wei. L'insuccesso del tentativo di riforme del 1898 (v. cina, X, p. 295) lo costrinse a fuggire in Giappone. Pubblicò allora varie riviste e opere (è tradotta, in francese, solo La conception de la loi et les théories des légistes, Pechino 1926). La prosa di L. è snella, viva e facile; accoglie con gusto i neologismi necessarî per esprimere le idee occidentali. Ebbe idee moderate in politica e in filosofia, accostandosi un poco al buddhismo e più ancora alle dottrine di Wang Yang-ming. Partigiano dapprima di una monarchia costituzionale sotto i Manciù, accettò la repubblica e si oppose al tentativo di restaurazione imperiale di Yüan Shih-kai nel 1915. Per breve tempo fu ministro della Giustizia nel 1913, e delle Finanze nel 1917. Contribuì nel 1916 a fare partecipare la Cina alla guerra contro la Germania. Si ritirò infine dalla politica e si diede all'insegnamento della storia e della letteratura cinese. L'influenza delle sue opere va crescendo rapidamente.

Bibl.: D. T. Hartington, The religious writings of L. C., in The Chinese Recorder, 1907, p. 467; P. M. D'Elia, Un maître de la jeune Chine, in T'oung Pao, Leida 1917, pp. 247-294.

Vocabolario
liang
liang ‹liaṅ› s. cin., usato in ital. al masch. – Antica unità di misura di massa e peso cinese ancora in uso in molte province, equivalente a 37,30 grammi (quello ufficiale usato nel commercio con l’Europa vale 37,783 grammi).
p. Ch. n.
p. Ch. n. (meno com. p. Chr. n.). – Grafia abbreviata di post Christum natum, nelle datazioni.
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