PETRESCU, Cezar
Romanziere romeno, nato a Cotnar (IaŞi) il 1892.
Esordì con le deliziose Scrisorile unui răzeŞ (Lettere d'un piccolo proprietario di campagna) che lo imposero subito all'attenzione del pubblico e dei critici. Romanziere e novelliere fecondissimo, oscillante tra la facilità e talvolta la trascuratezza giornalistica e un immaginismo lirico raffinato, è stato più volte tradotto in italiano. I suoi volumi più importanti sono: Drumul printre plopi (La strada tra i pioppi, 1928); Omul din vis (L'uomo del sogno, 1928, trad. in ital. da G. Miloia); Simfonia fantastica (trad. in ital. da A. Silvestri-Giorgi, Perugia-Venezia 1929); Calea Victoriei (1930); Întunecare (Oscuramento, 1927), gran romanzo in due volumi sullo stato d'animo determinato in Romania dalla guerra mondiale e dalle sue immediate conseguenze; Baletul mecanic (Il ballo meccanico, 1931); Plecat fără adresă (Partito senza lasciar l'indirizzo, 1932); Luceafărul, Nirvana, Carmen Saeculare (1932-1936), tre romanzi in continuazione sulla vita del grande poeta Mihai Eminescu.
Già seguace del Sădoveanu, nelle sue ultime cose se ne stacca per un sentimento inquieto del tragico e del mistero che ha talvolta dell'allucinazione.
Bibl.: E. Lovinescu, Critice, Bucarest 1921, VI, p. 123; G. Bogdanduica, in Societatea de mâine (Cluj 1924); E. Lovinescu, Istoria Literaturii Române Moderne (IV: Evoluţia prozei), Bucarest 1925, pp. 93 segg.; Ramiro Ortiz, Varia Romanica, Firenze 1932, pp. 449 segg.