CETONA
Paese del territorio di Chiusi, che dà nome ad una località montuosa comprendente uno dei più importanti complessi di stazioni preistoriche dell' Italia centrale (vedi: Appenninica, Civiltà). Tra queste, l'acrocoro di Belverde si presenta come un vero e proprio castelliere (v.), in cui la vita si svolgeva in capanne all'aperto e nelle numerose caverne naturali. L'esplorazione scientifica di questa località, svolta da U. Calzoni tra il 1927 ed il 1940, ha rivelato gli aspetti più significativi della Civiltà del Bronzo centro-meridionale. Notevoli i terrazzamenti artificiali creati sulla roccia, specie di pavimentazioni a gradoni su cui, secondo alcuni, venivano erette le capanne. Uno di questi manufatti, denominato "anfiteatro", fa pensare piuttosto ad un luogo di raduno delle comunità. Sulla Montagna di C. sono stati trovati in vari tempi, sepolcreti etruschi con tombe a dolio (ziro) contenenti canòpi (v.), particolarmente in località Cancelli e in direzione del centro di Sarteano.
Bibl.: U. Calzoni, L'abitato preistorico di Belverde sulla Montagna di Cetona, in Not. Scavi, IX, 1933; S. Puglisi, La stazione di Belverde sulla Montagna di Cetona, in Bull. Paletn. Ital., XII, 1939; U. Calzoni, Resti di antiche abitazioni preistoriche tagliate sulla roccia rinvenuti a Belverde sulla Montagna di Cetona, in Atti Congr. Naz di Storia dell'Architett., 1939; A. Minto, Per le origini della "Curia", in St. Etruschi, XIX, 1946-47, p. 377 ss.; A. Sestini, G. Negri, M. Calzoni, Le stazioni preistoriche della Montagna di C. Belverde, Firenze 1954.