CESPEDES y MENESES, Gonzalo de
Scrittore spagnolo, nato a Madrid verso il 1585 e ivi morto il 27 gennaio 1638. Un'avventura amorosa lo fece rinchiudere per un certo tempo in carcere, e fu sul punto di salire il patibolo; ma nel 1615 era già libero a Madrid, dove pubblicava il suo Poema trágico del Espanol Gerardo y desengaño del amor lascivo, di cui la seconda parte venne alla luce nel 1617. In seguito a una nuova condanna (1620) fu esiliato a Saragozza, ove pubblicò la Historia apologética de los sucesos del Reyno de Aragón (1622), opera che gli procurò noie e censure, alla quale seguirono sei novelle in lode di sei città della Spagna (Istorias peregrinas y ejemplares, del 1623). Da Saragozza passò a Lisbona, dove nel 1626 pubblicava il suo capolavoro, il romanzo Varia fortuna del soldado Píndaro, e nel 1631 la Primera parte de la Historia de Felipe IV, cronaca minuziosa e ricca di particolari, in cui lascia trapelare un'ammirazione viva per il governo e la politica del conte duca di Olivares. Ne ottenne in compenso il condono dall'esilio e la nomina di cronista del Re. Tornò a Madrid, dove nel 1636, sotto il nome di Gerardo Hispano, pubblicò un opuscolo intitolato Francia engañada: Francia respondida, col quale attaccò il Richelieu e la politica anticattolica della Francia.
Se come storico è mediocre, il C. occupa, invece, un posto assai considerevole tra i romanzieri e novellieri del Seicento: nel Poema trágico, che narra, come egli stesso confessa, casi in gran parte autobiografici, e in Varia fortuna del soldado Píndaro, romanzi modellati sui tipo picaresco, si rivela un narratore abile e personale. Il Poema tragico fu tradotto in inglese nel 1622 da Leonardo Digges; e in Italia da Barezzo Barezzi, col titolo: Lo Spagnuolo felice e fortunato (Venezia 1630).
Bibl.: El español Gerardo, e Fortuna varia del soldado Píndaro, in Bibl. de Aut. Esp., XVIII; Historias peregrinas y ejemplares, ediz. E. Cotarelo, in Colecc. selecta de antiguas novelas espanolas, II, Madrid 1906; su C. y. M., vedi i documenti pubblicati da C. Pérez Pastor, Bibliografía madrileña, II, pp. 325-329; F. W. Chandler, La novela picaresca en España, Madrid s. a., pp. 231-235; J. Fitzmaurice-Kelly, Un hispanófilo inglés del siglo XVII, in Homenaje a Menéndez y Pelayo, I, p. 47 segg.