CESENA (Caesēna)
Città antica della odierna regione di Romagna, provincia di Forlì, inarcata in margine a una collina. Centro di origine incerta, sulla riva destra del Savio, al termine del medio corso di questo. La preistoria della valle che gravita su C. è ancora malnota (v. Sarsina). Il toponimo sembra derivare da radicali etruschi. La documentazione archeologica di C. è estremamente scarsa e scarse sono pure le notizie storiche anteriori alla guerra gotica del VI sec. d. C. L'abitato primitivo sorgeva sul colle Garampo, dove i lavori di costruzione della rocca medievale hanno integralmente sconvolto la zona. L'epiteto di curva (Itin. Anton., 286, 8) deriva forse dall'aspetto della cinta muraria lungo le pendici del Garampo o dal tracciato della via Emilia che seguiva l'andamento del piede della collina. La presenza della strada determinò l'estendersi dell'abitato nel piano dando origine a C. medievale e moderna. A questa parte della città appartengono i bei pavimenti musivi policromi (Cesena, Municipio) del III sec. d. C. scoperti in via Tiberti ad E del Garampo. Il ritrovamento più importante però è costituito da due grandi piatti argentei, di cui uno decorato ad incisione, con incrostazioni e dorature, della fine del V sec. d. C. (v. Missorium), conservati nella locale Biblioteca Malatestiana.
Bibl.: A. Solari, Curva Caesena, in Bull. Comm. Arch., 1928, p. 138; A. Mansuelli, Caesena, Forum Popili, Forum Livi, Roma 1948, pp. 48-52; A. Solari, Sulla topografia di Caesena, in Rend. Lincei, 1950, p. 366 ss.