Cesaro
Cesàro Ernesto (Napoli 1859 - Torre Annunziata, Napoli, 1906) matematico italiano. Tra i più geniali matematici italiani dell’Ottocento, ebbe una gioventù difficile a causa dei rovesci finanziari della sua famiglia, un corso di studi irregolare, una tragica morte nel vano tentativo di salvare il secondo figlio che stava affogando in mare. Dopo gli studi secondari a Napoli, nel 1873 si trasferì a Liegi presso il fratello che insegnava mineralogia e cristallografia all’École des mines a Liegi. Rientrato in Italia nel 1879 alla morte del padre, dopo tre anni fece ritorno a Liegi per continuare gli studi; durante questo periodo, si recò anche a Parigi per seguire le lezioni di J.G. Darboux e Ch. Hermite. Tornato definitivamente in Italia, grazie all’interessamento di L. Cremona, G. Battaglini e U. Dini, ottenne nel 1884 una borsa di studio presso l’università di Roma; nel 1886 gli fu assegnata la cattedra di analisi algebrica all’università di Palermo per meriti scientifici (la laurea gli fu conferita senza esami l’anno successivo) e nel 1891 quella di analisi matematica a Napoli. Condusse ricerche in vari campi (dall’analisi algebrica alla teoria dell’elasticità, dal calcolo infinitesimale all’aritmetica asintotica), ma i suoi contributi principali, e pionieristici, riguardano la geometria differenziale: in Lezioni di geometria intrinseca (1896) studia le curve rispetto a un particolare sistema di coordinate associato a ogni punto della curva e formato da tre rette: la tangente, la normale principale e la binormale. Tali rette sono a due a due perpendicolari e formano: il piano osculatore (tangente e normale principale), il piano normale (normale principale e binormale), il piano rettificante (tangente e binormale; → terna intrinseca). Nello stesso testo Cesàro tratta anche le superfici e gli spazi n-dimensionali e descrive alcune curve che saranno alla base della teoria dei frattali di B. Mandelbrot (→ Cesàro, curva di). Il matematico napoletano è oggi ricordato soprattutto per un classico metodo di sommazione delle serie, che porta il suo nome (→ sommazione, metodi di). Tra le altre opere si ricordano: Corso di analisi algebrica con introduzione al calcolo infinitesimale (1894), Elementi di calcolo infinitesimale (1897).