CESAREA di Mauretania (Caesarea; A. T., 112)
Città della Mauretania sulla costa del Mediterraneo; oggi Cherchell. Il suo nome originario era Iol, derivato, pare, da quello di una divinità fenicia; essa infatti fu fondata dai Cartaginesi, che trassero partito dall'opportunità dell'approdo per stabilire qui un loro emporio. Nel secondo secolo a. C., fu per qualche tempo sotto la sovranità dei re numidi; tornata sotto i Mauri fu scelta a sua sede da un re Bocco, che è forse il Bocco II contemporaneo di Cesare (Solin., XXV, 16). L'importanza e la ricchezza della città crebbero tuttavia quando Giuba II ne fece la sua capitale, ribattezzandola, dal nome del suo protettore Augusto, Cesarea. Il gusto raffinato e il filellenismo del re trasformarono la città sul modello delle città romane, arricchendola di edifici e di oggetti d'arte, soprattutto di sculture. Ridotta da Caligola la Mauretania a provincia romana, Cesarea divenne la sede del governatore della parte orientale di essa, che, dal nome della capitale, si disse Cesariense: insieme col governatore essa accolse anche un'importante guarnigione militare, e fu la stazione della flotta libica, che esercitava la polizia delle coste del Mediterraneo occidentale. Claudio le diede il diritto di colonia, ascrivendola alla tribù Quirina, onde al suo nome si aggiunse l'epiteto di Claudia; fu patria dell'imperatore Opellio Macrino, e, in età cristiana, sede vescovile. Presa e incendiata da Firmo, nel 371 o 372, in occasione della grande rivolta maura, fu rioccupata poco dopo dal generale romano Teodosio. In età bizantina fu capitale della Mauretania secunda. Nella città odierna (11.942 ab., di cui 2372 Europei), sono notevoli resti di edifici antichi, oltre le raccolte del museo, che è fra i più notevoli dell'Africa settentrionale: conosciamo avanzi del giro delle mura, di terme con musaici, di luoghi per pubblici spettacoli, dell'acquedotto. Non lontano da Cesarea si leva il grandioso tumulo sepolcrale, di costruzione certamente vreromana, conosciuto sotto il nome di tomba della cristiana: si suppone da taluni, in base ad un passo di Mela (I, 31), che esso sia stato il mausoleo di Giuba II e della sua famiglia, ma probabilmente esso è di età anteriore (v. algeria, p. 461).
Bibl.: St. Gsell, Atlas arch. Algérie, fasc. 4; id., Promenades archéolog. aux environs d'Alger, Parigi 1926; per il museo: P. Gauckler, Musée de Cherchell, Parigi 1895, suppl. di M. Durry, Parigi 1924.