Attore (Fano 1829 - Bari 1898). Fervido patriota, partecipò ai moti del 1848-49 e combatté nel Veneto, in Lombardia e a Roma. Tornato in famiglia, dopo poco fuggì di casa per seguire il teatro, che abbandonò alla morte della moglie e riaffrontò nel 1855, affermandosi con L. Bellotti Bon (1860) quale caratterista nelle commedie di Gherardi, di Testa e di Augier. Primattore; maestro di una generazione d'attori, allestì spettacoli impeccabili e animò la semistabile "Città di Torino", legando anche il proprio nome a stupende interpretazioni (Rabagas di Sardou). Negli USA con G. Emanuel, al ritorno diresse il Teatro dei Fiorentini a Napoli.