GUASTI, Cesare
Nato a Prato in Toscana il 4 settembre 1822, morto a Firenze il 12 febbraio 1889.
Da tipografo, nella stamperia paterna, seppe innalzarsi a dotto illustratore della sua patria, con la Bibliografia pratese (1844), il Calendario pratese (1846-1851) e altre ricerche e pubblicazioni di testi (tra i quali importante l'Ovidio Maggiore del Simintendi, trecentista pratese). Poi allargò il campo dei suoi studî a tutta la Toscana; ma sempre diede opera particolare ai monumenti e ai testi di Prato e di Firenze. La serie delle sue pubblicazioni comprende importanti epistolarî (di Ser Lapo Mazzei, di Alessandra Macinghi Strozzi, di Santa Caterina de' Ricci, ecc.), la cronistoria delle scuole pubbliche in Pistoia e in Prato (Giuseppe Silvestri, l'amico della studiosa gioventù); molti articoli dati all'Archivio storico italiano; la grande raccolta ragionata di documenti sulla chiesa di Santa Maria del Fiore (1857 e 1887), ecc. Il G. procurò anche l'edizione, per il Le Monnier, di tutte le prose del Tasso, compreso l'epistolario; di alcuni scritti del Savonarola; delle poesie e delle lettere di Michelangelo Buonarroti, delle Commissioni di Rinaldo degli Albizzi; la versione dell'Imitazione di Cristo, e molti opuscoli descrittivi e biografici, ecc. Produzione non scevra di difetti, specie nella costituzione dei testi, ma utilissima e degna di lode nella condizione degli studî di allora.
Miglior merito che di critico ebbe il Guasti come prosatore. Accademico della Crusca e suo segretario per molti anni, sebbene fosse un po' angusto d'idee, fino al segno da votare contro l'inclusione dei Promessi Sposi fra i testi citati dall'Accademia, riuscì scrittore felice nel contemperamento della tradizione puristica con le necessità moderne; e alcune delle sue pagine, come quelle premesse alle lettere della Macinghi Strozzi e del Mazzei, sono eccellenti d'atticismo, se così possa dirsi, toscano. Né si deve omettere che, con fede cattolica ma non clericaleggiante, partecipò tra i moderati alla propaganda civile dei liberali toscani resse e riordinò bene l'Archivio di stato in Firenze; divulgò, con forbite traduzioni, opere francesi di educazione morale.
Non tutte le opere di Cesare G. ma molti Scritti furono editi in raccolta (voll. 7, Prato 1894-1912).
Bibl.: I. Del Lungo, Elogio di C. G., in Atti della R. Accademia della Crusca, Firenze 1890; e, per altri rimandi, cfr. G. Mazzoni, L'Ottocento, Milano 1911, p. 1448: Viani-Modena, Un letterato cristiano: C. Guasti, Firenze 1932. Un elenco delle pubblicazioni di C. G., per cura di A. Gherardi e D. Catellani è nell'Archivio storico italiano, s. 5ª, III (1889).