DELLEANI, Cesare
Quinto figlio di Agostino e di Maddalena Billotti, nacque a Saint-Jean-de-Maurienne (Savoia, Francia) il 5 febbr. 1849, fratello minore del pittore Lorenzo.
Breve fu la sua vita, stroncata dalla tisi, e altrettanto limitata la sua produzione pittorica, da leggersi, comunque, in relazione alle esperienze del già famoso Lorenzo. Questi, infatti, lo sollecitò a sviluppare, attraverso un assiduo esercizio nello studio di via Carlo Alberto 36 a Torino, la sua sensibilità artistica e un'istintiva capacità di autodidatta.
Dopo una serie di copie da opere del fratello Lorenzo e di Federico Pastoris, il D. esordì felicemente nel 1870 al Circolo degli artisti di Torino con l'opera d'intonazione verista Canton Zavolino a Pollone:"una strada in scorcio, delle casupole grigie e poverette a mancina, un murello a secco dall'altra; una vecchia fienaiuola curva sotto la cesta, attraversava la stradal e nel fondo un verde pendio sparso di piante" (Gazzetta piemontese, 1873); è forse da identificarsi con un dipinto ad olio riportato su tavoletta, di soggetto simile ed appartenente ad una collezione privata romana (Dragone, 1974, p. 680 n. 1 e tav. 242). Seguì Toni !, un olio su tela (ubic. ignota; Stella, 1893, p. 405; Dragone, 1974, tav. 241), da cui Lorenzo elaborò un'acquaforte, esposto alla mostra annuale della Società promotrice di belle arti di Torino nel 1871: lavoro di sicura impostazione disegnativa, sottile e vibrante nella materia cromatica, nel sapiente dosaggio del chiaroscuro da pittura en plein-air.
Sempre nel 1871 partecipò, con un'opera ancora ispirata ai soggetti paesaggistici della sua terra, Dintorni del Biellese (ubic. ignota; Dragone, 1974, p.680), all'esposizione del Circolo degli artisti; eseguì dei "puttini", non meglio documentabili, in una sala della palazzina Heber (Torino?) dietro esplicito invito del Pastoris (Stella, 1893, p. 403).
L'anno seguente - che vide la realizzazione di due paesaggi dal vero durante il periodo estivo - un suo quadro ad olio, Soldati di ventura al bivacco (ubic. ignota; cfr. Dragone, 1974, p. 680, con ampia bibliografia), eseguito in collaborazione col fratello Lorenzo, che ne dipinse le figure, fu presentato alla manifestazione della Società promotrice di belle arti di Torino e, subito dopo, alla Mostra nazionale che si tenne all'Accademia di Brera a Milano (1872).
Prescelto per la sezione italiana di arti figurative all'Esposizione universale di Vienna nel 1873, il dipinto fu in quell'occasione premiato: il pittore, però, trasferitosi sin dalla fine del 1872 a Nervi (Genova) per tentare di ristabilirsi, era morto il primo giorno del 1873. Di lui rimane un ritratto eseguito da Lorenzo, come pendant diquello per la sorella Carolina, nel 1872 (propr. fam. Delleani; Dragone, 1974, tav. 78).
Bibl.: Necrologio, in Gazzetta piemontese, 13 febbr. 1873; A. Stella, Pittura e scultura in Piemonte 1842-1891, Torino-Roma-Milano-Firenze-Napoli 1893, pp. 402ss., ill. p. 405;M. Bernardi, Ottocento piemontese. Scritti d'arte, Torino 1946, p. 179; A.Dragone, Delleani. La vita, l'opera e il suo tempo, Torino 1974, pp. 8 n., 73, 432, 446, 448, 647, 679 s., ill. nn. 241 s. e p. 675;U. Thieme-F. Becker, Künstlerlex., IX, p. 25.