Pittore (Firenze 1596 - ivi 1656). Operò nell'ambito della raffinata tradizione toscana sulla scia del suo maestro, C. Allori, privilegiando il motivo della bellezza femminile o efebica a mezza figura. Notevole è una sua Caduta di s. Paolo (1646-47; Vallombrosa, chiesa abbaziale). Pittori furono pure il fratello Vincenzo (Firenze 1607 - ivi 1675), che si ispirò a modelli classicisti bolognesi (Venere, Mercurio e Amore e Sacrificio di Niobe, Uffizi) e il nipote Pietro (Firenze 1646 - ivi 1712), autore di opere che mostrano una certa assonanza con L. Mehus (a Firenze: decorazione di S. Maria Maddalena de' Pazzi; Decollazione del Battista, S. Giovannino dei Cavalieri).