CROVARA (Corvara), Cesare
Attivo a Roma - sono ignoti luogo e data di nascita - fu al servizio della famiglia Pamphili come perito architetto nel 1657 e nel 1659 (Thieme-Becker). La prima opera importante per la quale è noto è la realizzazione della cappella di S. Giovanni Battista nella chiesa di S. Antonio dei Portoghesi in Roma.
La cappella, la seconda a destra nella navata, fu commissionata dalla vedova di G. B. Cimini, morto nell'ottobre 1682; nel 1686 era già compiuta, tanto che F. Titi la includeva nel suo Ammaestramento... (Roma 1686, p. 369); essa ha pianta quadrata e volta con cupolino decorata in bianco e oro. Al centro l'altare con due colonne in marmo di Cottanello a capitelli dorati sorreggenti un frontone spezzato con due putti gesticolanti.
L'11 sett. 1683 il C. compare tra i periti camerali nella "visita e stima giudiziale" dei lavori di sistemazione della sponda sinistra del Tevere all'altezza della villa di Pio IV sulla via Flaminia (attuale ambasciata d'Italia presso la S. Sede), eseguiti dall'ingegnere olandese C. Meyer a partire dal marzo del 1676 (Bertolotti, 1880). L'ultima e più impegnativa opera del C. fu il rifacimento della chiesa romana di S. Eustachio.
Al posto dell'antica chiesa ne progettò una nuova a navata unica con tre cappelle per lato e ne seguì i lavori dal 1701 alla morte; vì intervennero poi G. B. Contini, A. Canevari, N. Salvi e, infine, dopo un intervento di G. D. Navone, la chiesa fu consacrata nel 1730. Del rifacimento del C. resta la facciata, che è senz'altro la parte più riuscita: preceduta da portico con frontone triangolare in parete, è coronata da fastigio a timpano.
Il C. morì a Roma nei primi mesi del 1703.
Fonti e Bibl.: P. Zani, Encicl. metodica ... delle belle arti .... I. 7, Parma 1821, p. 71; A. Bertolotti. Artisti belgi ed olandesi a Roma ..., Firenze 1880, p. 26; G. R. Ansaldi, La fabbrica di S. Antonio dei Portoghesi a Roma, in Capitolium, IX (1933), pp. 619 s.; C. Appetiti, S. Eustachio, Roma 1964, ad Ind.; M. Vichi, La chiesa di S. Antonio dei Portoghesi in Roma, in Il Santo, n. s., VII (1967), pp. 348 s.; G. Cannizzaro, La chiesa di S. Eustachio, in Alma Roma, XV (1974), 5-6, pp. 50, 52; P. Portoghesi, Roma barocca, Bari 1978, p. 535; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VII, p. 499 (s. v. Corvara, Cesare).