CERIBELLI, Cesare Costantino Raimondo
Figlio di Natale, fabbricante di apparecchi a gas, e di Teresa Vighi, nacque a Roma l'11 luglio 1841. Apprese a scolpire dai Tadolini e da C. Chelli; avrebbe studiato anche presso l'Accademia di Francia a Roma (catal. del Salon del 1879). Come altri compatrioti egli decise molto presto di cercar fortuna in Francia: dal 1864 esponeva al Salon des artistes français e abitava a Parigi; secondo sue dichiarazioni (nei cataloghi dei Salons e in Arch. ... de la Seine) si sarebbe fatto naturalizzare francese; ma ricerche effettuate non hanno dato alcun risultato.
Il 20 genn. 1866 sposò Théodorine-Louise Grouasil, guardarobiera di diciannove anni, i cui genitori abitavano, come il C., in rue de la Perle, 18. Da questo matrimonio nacquero tre figlie: Césarine-Louise (20 nov. 1866), Joséphine-Nathalie (21 marzo 1869), e Marguerite-Théodorine (21 genn. 1872). Quest'ultima, più tardi sposata al pittore e incisore J. Jollivet, studiò con il padre ed espose al Salon des artistes français dal 1888 al 1926. Nel 1951 viveva ancora a Boulogne-sur-Seine.
Il C. abitò nel centro di Parigi sino al 1880, e poi nella zona occidentale. Dal 1906 era a Boulogne-sur-Seine (26, rue des Tilleuls), dove morì il 3 marzo 1918.
Lavorava come praticante presso scultori più noti (Paris, Archives ... de la Seine: lettera del C., senza data, al prefetto della Senna, ricevuta il 27 ott. 1889), ma dal 1864 al 1907 espose col proprio nome al Salon des artistes français. A più riprese tentò di ottenere dalla città di Parigi commissioni di opere di scultura (ibid., novembre 1886; ottobre 1889) o di far acquistare alla città opere da lui esposte al Salon: il 28 apr. 1879 proponeva l'acquisto della Cattiveria, gesso esposto al Salon del 1879, n. 1863; il 12 maggio 1881 ne proponeva la versione in bronzo, esposta al Salon del 1881, n. 3709 (l'opera venne fusa in bronzo da "Thiébaut frères", come risulta dalla Liste des principaux travaux éxécutés par la Maison Thiébaut, Paris 1882, p. 15); il 16 maggio 1883, La giovinezza di Diana, gesso la cui versione in bronzo fu esposta al Salon del 1884, n. 3354. Era raccomandato da Alphonse Daudet, che aveva conosciuto durante la guerra del 1870 (vedi la postilla di Daudet a una lettera del C. al prefetto della Senna del 12 maggio 1881 [Paris, Archives ... de la Seine], dove è detto che il C. merita incoraggiamento, perché "monté d'ouvrier à artiste", e fornito "d'un réel talent en plus de la dextérité des gens de son pays").
Fatta eccezione per la Cattiveria e la Giovinezza di Diana, a grandezza naturale, le opere del C. di cui è restata testimonianza consistono in ritratti, specialmente quelle agli inizi della sua carriera, o in piccole sculture di uso domestico: ad esse appartiene L'uccello morto, marmo bianco del 1860, la prima che si conosca (vendita del 15 gennaio del 1875). Per rispondere al gusto della clientela che cercava, per decorare gli interni, bronzi e marmi di piccolo formato, il C. eseguì un gran numero di busti e di statuette dai soggetti che venivano scelti solo in quanto offrivano l'occasione di opere piacevoli e di facile comprensione: allegorici (la Virtù, sec. XV, busto in marmo, esposto al Salon del 1878, n. 4109; la Primavera, busto in marmo, vendita del 25-26 nov. 1903, n. 120), pseudostorici (Bianca Cappello, busto in marmo, esposto al Salon del 1881, n. 3708; due esemplari in terracotta dello stesso alla vendita Jonghe, 22 febbr. 1886, nn. 211 s.; Patrizia medioevale; la Commediante di Pompei che dipinge maschere, statuetta in bronzo esposta al Salon del 1884, n. 3355), letterari (La giovinezza di Paolo e Virginia, gruppo in gesso, esposto al Salon del 1900, n. 1891; lo stesso, in marmo, esposto al Salon del 1905, n. 2945), intimistici (La Nounou, gruppoin terracotta, esposto al Salon del 1887, n. 3746; lo stesso, in marmo, esposto al Salon del 1906, n. 2951; Giovinetta che legge, marmo, vendita dell'11 dic. 1879, n. 48), o semplicemente pittoreschi (La marchande d'amours, gruppo in marmo bianco, vendita del 7 febbr. 1874, n. 5; Barcarola aVenezia, statuetta in bronzo, esposta al Salon del 1885, n. 3451).
Oltre alle opere citate il C. espose ai Salons le seguenti opere: Mademoiselle d'A.,medaglione, gesso, 1864, n. 2538; Madame R. V., medaglione, gesso, 1864, n. 3424; M.me Théodorine C.,medaglione, gesso, 1866, n. 2673; M.me T. C.,busto, gesso, 1868,n. 3470; Mme D. P.,medaglione, gesso, 1868, n. 3471; Napoleone III, medaglione, marmo, 1869, n. 3291; M. N. Ceribelli e M. E. B.,medaglioni, gesso bronzato, 1870, n. 4337; Cèsarine Ceribelli, busto, gesso, 1873, n. 1561; N. C., medaglione, marmo per tomba al campo Verano di Roma, 1874, n. 2731; M.lle X, busto, gesso dipinto, 1875,n. 2935; Emile de Girardin fils, busto, terracotta, 1877,n. 3638; La fioraia, busto, gesso, 1877, n. 3639; lostesso, marmo, 1882, n. 4192; Una giovane cortigiana del sec. XVIII, busto, marmo, 1878, n. 4108; Gaston Lavaissière, busto, gesso bronzato, 1879, n. 1864; Ritratto postumo di M. E. Carlier professore alla scuola di gioielleria, busto, gesso, 1880, n. 6173; La Fiorentina, busto, marmo, 1882,n. 4193; La domenica delle palme, statuetta, bronzo, 1885, n. 3452; M.me R.,busto, gesso, 1886, n. 3626; L'aurora, gruppo, bronzo, 1888, n. 3893; L'alba e L'estate, busti, terracotta, 1889,nn. 4147 e 4148; Giovanna d'Arco, busto, bronzo, 1890, n. 3638; Baccante, busto, terracotta, 1890, n. 3639; Le rose, busto, marmo, 1891, n. 2367; La giovinezza, busto, marmo, 1892, n. 2401; lo stesso, vendita del 28 dic. 1892, n. 24; Ritratto, gesso, 1893, n. 2682; Jacques Fenoux, medaglione, marmo, 1894, n. 2907; Margherita che esce dalla chiesa, statuetta, marmo, 1894, n. 2098; M. Coquinot, busto, marmi, 1895, n. 2953; M. E. Cousin, busto, marmo, 1897, n. 2798; La fioraia Luigi XV, statuetta, gesso, 1899, n. 2311; Le rose, statuetta, terracotta, 1907, n. 2647.
Inoltre, nei cataloghi delle vendite all'asta (avvenute a Parigi, se non diversamente indicato), sono registrate le seguenti opere del C.: Il primo dispiacere, statuetta, vendita dell'8maggio 1874, n. 78; Monsignor Morlot, busto, marmo, vendita del 4 apr. 1877,n. 26; La trasteverina, busto, marmo, vendita dell'11 dic. 1879, n. 47; Lilì, statuetta, marmo, vendita dell'11 dic. 1879, n. 49; Sensitive, statuetta, Odette, e Ginevra, busti, vendita Jonghe, del 22 febbr. 1886, nn. 213 ss.; Minerva, busto in bronzo, vendita del 28 dic. 1892, n. 24, e vendita Delbende Courbon, Lilla, 13 ott. 1902, n. 452; Busto di donna, marmo, vendite del 18 genn. 1892,n. 100, del 7 giugno 1901, n. 97, e del 18nov. 1901, n. 30; Semiramide,busto, terracotta, vendita di M.me B., 20marzo 1902, n. 116; La Repubblica, profilo, vendita del 12 febbraio del 1903, n. 75.
Fonti e Bibl.: Oltre ai cataloghi delle mostre dei Salons e a quelli delle vendite all'asta parigine citati (per cui vedi F. Lugt, Repert. des Catalogues des ventes publiques..., La Haye 1938), si v.: Parigi, Archives du Départ. de la Seine et de la Ville de Paris, V4E 270: tavole decennali delle nascite; 10624/72/1, cart. 40; Boulogne-Billancourt, Municipio, Atti dei decessi; L. Auvray, Supplément du Dict. généraldes artistes de l'Ecole française…, Paris 1887, p. 128; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VI, p. 295.