BISCARRA, Cesare
Nacque a Torino il 9 nov. 1866 da Carlo Felice e da Antonietta Alessio. Allievo all'Accademia Albertina ai corsi di scultura di O. Tabacchi e G. Monteverde, iniziò ad esporre alla Società promotrice di belle arti nell'anno 1891, ottenendo un notevole successo con il bronzetto La prima midaja, riprodotto, e favorevolmente commentato da L. Bistolfi, nell'album dell'Esposizione (pp. 5-8). Sempre nel 1891 un suo Busto di Vittorio Emanuele II in bronzo fu collocato sulla vetta del Rocciamelone. In questi anni e nei successivi si dedicò soprattutto a ritratti e a piccoli lavori in bronzo (Medina del 1905: Torino, Museo Civico, Galleria d'arte moderna), con i quali partecipò alle Esposizioni triennali di belle arti di Torino (1894, 1896) e alle Esposizioni internazionali di Arte della città di Venezia (1905, 1907, 1910). Del 1903 è il Monumento alla guida alpina Felice Ollier a Courmayeur. Tra le sue opere monumentali sono inoltre da ricordare: l'Obelisco con i medaglioni dei fratelli Iacopo,Giovanni e Agostino Ruffini e di Domenico Ferrari nella piazza degli Eroi Taggesi a Taggia (Liguria), il Monumento ad Ascanio Sobrero, in bronzo, di fronte alla stazione di Porta Susa a Torino, eseguito in collaborazione con G. Ceragioli, il Monumento ai caduti sul lungolago di Baveno (Lago Maggiore), la Tomba Bona nel cimitero del santuario della Madonna di Oropa, il Monumento a L. Fraschetti del 1914 nella piazza Mazzini a Borgosesia. Nel 1926, chiamato dal governatore De Vecchi, si stabilì in Somalia a Mogadiscio, dove eseguì il Monumento ai pionieri della Somalia e alcune statue per la cattedrale della Consolata. In Somalia e in Eritrea dipinse anche una vasta serie di Paesaggi (a Roma, al Museo Africano, è una sua scultura: Testa di Somala, inv. 10669). Appassionato cacciatore, era specializzato in statue di animali e, in particolare, in "ritratti" di cani. Morì a Torino il 12 marzo 1943.
Bibl.: L. Bistolfi,Per la scultura, in Società promotrice delle belle arti in Torino,Ricordo della 50a,Esposizione 1891, Torino 1891, pp. 5-8; Società promotrice dibelle arti,Catalogo della Esposizione cinquantenaria di arte moderna, 1892, Torino 1892, pp. 22, 23, 24; A. Stella,Pittura e scultura in Piemonte, 1842-1891, Torino-Roma-Milano-Firenze-Napoli 1893, p. 626; L. Chirtani,Esposizione triennale di belle arti 1894,La scultura, in Natura ed Arte, VI (1893-1894), p. 298; C. Reynaudi,Esposizione triennale di belle arti in Torino,La scoltura,ibid., X (1895-1896), p. 797; E. Aitelli,Esposiz. intern. d'arte decorativa mod. in Torino,L'Italia e gli Italiani,ibid., XXII (1901-1902), p. 761; Sesta Esposiz. intern. d'arte della città di Venezia, 1905, Venezia 1905, p. 94; A. Della Rovere,Sesta Esposiz. intern. di Venezia, in Arte e storia, XXIV (1905), 19-20, p. 150; Settima Espos. intern. d'arte della città di Venezia, 1907, Venezia 1907, p. 91; L. Callari,Storia dell'arte contemp. ital., Roma 1909, p. 107; IX Esposiz. intern. d'arte della città di Venezia, 1910, Venezia 1910, p. 99; XIV Espos. intern. d'arte della città di Venezia, 1924, Venezia 1924, p. 66; E. Zanzi,Cronache torinesi, in Emporium, LXIX (1929), pp. 51 s.; Id.,Cronache torinesi,Mostre collettive e personali,ibid., LXXVII (1933), pp. 167, 169; Anellide,Lo Scultore Cacciatore, in La Caccia e la Pesca, (Torino), 17 ott. 1940; E. Z. (E. Zanzi),La morte di C. B. decano degli scultori piemontesi, in Gazzetta del Popolo, 13 marzo 1943; U. Thieme-F. Becker,Künstler-Lexikon, IV, p. 55; A M. Comanducci,Diz. ill. dei pittori,disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, I, Milano 1962, pp. 203 s.