BADIALI, Cesare
Cantante (baritono e "basso cantante") nato a Bologna il 18 marzo 1798, morto a Imola il 18 novembre 1865. Fu da giovane impiegato nelle gabelle, filodrammatico, anche cantante in funzioni sacre e sonatore di contrabbasso e di liuto. Il Rossini e i maestri Sampieri e C. Tadolini lo esortarono a studiare il canto nell'Accademia filarmonica di Bologna, e nell'autunno del 1827 il B. si produsse al Teatro Grande di Trieste nell'Almanzor di Granata del Tadolini e quindi nel Voto di Jefte di P. Generali. In seguito cantò in tutti i principali teatri d'Italia e all'estero: a Barcellona, a Vienna, a L'Avana, nel Messico, negli Stati Uniti, a Parigi, a Londra, a Manchester, a Dublino. Visse gli ultimi anni a Parigi nell'intimità del Rossini; e, inaugurandosi il monumento a lui, il B. cantò ancora a Pesaro nel 1864. Fu apprezzato sopra tutto come interprete rossiniano (Barbiere di Siviglia, Italiana in Algeri, Cenerentola, Semiramide) benché avesse un repertorio vastissimo: da Mozart (Don Giovanni, Nozze di Figaro) a Bellini (Sonnambula), da Cimarosa (Matrimonio segreto) a Donizetti (Lucia, Anna Bolena, Lucrezia Borgia) e Verdi (Trovatore, Macbeth, Traviata). I contemporanei esaltarono l'eccellenza del suo metodo, l'eleganza e purità del suo stile, il timbro omogeneo, agile e gagliardo della sua voce.
Bibl.: A. Grilli, Il tenore A. Masini e il baritono C. B. a Faenza, in La Romagna, I (1927), pp. 354-362; G. Mazzatinti, Lettere inedite e rare di G. Rossini, Imola 1892.