Letterato (Albuzzano 1886 - Pavia 1976); sacerdote, rettore del Collegio Borromeo di Pavia. I suoi scritti, critici, morali, evocativi (Il lettore provveduto, 1923; Il dono del Manzoni, 1924; Commenti alle cose, 1925; Testimonianze cattoliche, 1929; I doni del Signore, 1932; Invito al Manzoni, 1936; Notizie di poeti, 1942; Manzoni, 1942; Carta penna e calamaio, 1944; Il regno dei ciechi, 1950; I frammenti del sabato, 1952; Vivere coi poeti, 1956; Vita di Gesù narrata da sua madre, 1976), sono, appunto, un sensibile "commento alle cose", della natura e dell'arte, secondo un gusto che, attraverso R. Serra (di cui fu amico), si riallaccia al Pascoli, trovando specialmente in certe prose poetiche, di carattere descrittivo, la sua espressione più congeniale. Postumo, I doni della vita. Lettere 1913-1976, 1985.