ALGRANATI, Cesare (pseudon. Rocca d'Adria)
Nacque ad Ancona nel 1865. Ebreo, si convertì al cattolicesimo nel 1887, e fra il 1890 e il 1892 cominciò a collaborare a periodici cattolici, quali la Libertà cattolica di Napoli e l'Osservatore cattolico di Milano. Chiamato nel 1893 a dirigere l'Italia Reale di Torino, si legò al gruppo dei giovani cattolici democratici del Piemonte, il canonico Piovano, F. Invrea, L. Caissotti di Chiusano, e passò a dirigere il loro giornale, Democrazia cristiana.Nel 1899 l'A. divenne direttore del quotidiano La Patria di Ancona, organo ufficiale dell'Opera dei Congressi nelle Marche, e nel luglio 1902 di L'Avvenire d'Italia di Bologna, che diresse per molti anni. L'A. ispirò la sua azione giornalistica alle idee della democrazia cristiana e all'insegnamento del Toniolo, e appoggiò il nuovo presidente dell'Opera dei Congressi conte G. Grosoli, favorevole a quelle idee. Nel 1903, di fronte all'atteggiamento di sempre maggiore rottura assunto da R. Murri nei confronti dell'organizzazione politica cattolica, l'A. si schierò con il Toniolo, di cui ospitò nel suo giornale una lettera aperta al Murri. Nel 1907 l'A. fondò, e diresse sino al 1915, il settimanale umoristico Il Mulo,che contrappose all'anticlericale L'Asino.Oltre ai molti articoli e alle brevi pubblicazioni popolari, alcune delle quali di carattere antisemita, l'A. scrisse un romanzo di apologia cattolica e di ambiente ebraico, Nella tribù di Giuda (Genova 1895).
Morì nel 1925.
Bibl.: T. Rovito, Letterati e giornalisti italiani contemporanei,Napoli 1922, p. 7;G. Spadolini, L'opposizione cattolica,Firenze 1955, p. 540 n.; L. Ambrosoli, Il primo movimento democratico cristiano in Italia (1897-1904),Roma 1958, p. 81; R. Sgarbanti, Ritratto politico di Giovanni Grosoli,Roma 1959, pp. 34, 67, 81; R. Molinelli, Il movim. cattol. nelle Marche,Firenze 1959, pp. 26, 112, 130; Encicl. Catt.,I, p. 882.