Giureconsulto romano (sec. 2º d. C.), forse consigliere di M. Aurelio; praefectus urbi nel 176, viveva forse ancora sotto Settimio Severo. Fu considerato il più grande giurista del tempo, prima di Papiniano; nelle Pandette sono conservati numerosi frammenti della sua opera maggiore, Digesta, in 40 libri, che contiene responsi sistematicamente ordinati. Sembra che un'epitome di essa, o comunque un'opera tratta dalla stessa raccolta di responsi, siano i 6 libri di responsa, per la frequente coincidenza con frammenti estratti dai Digesta. Scrisse anche 20 libri di Quaestiones e 4 di Regulae.