cervice
. Il vocabolo, che designa la parte posteriore del collo, in Pg XI 53 s'io non fossi impedito dal sasso / che la cervice mia superba doma, va inteso incorporato
e come tutt'uno con l'attributo superba cui D. lo unisce per esprimere appunto il peccato della superbia, deplorato dal penitente Omberto Aldobrandeschi.
Per l'espressione scritturale " dura cervix " (Ex. 32, 9 ecc.) a indicare superbia ostinata, e per la supposta derivazione dell'espressione dantesca dall'oraziano " indomita cervice feros " (Epist. I III 34), v. DOMARE.