GAMING, Certosa di
Certosa situata in una valle montana dell'Austria Inferiore nei pressi del piccolo centro di G., propriamente denominata Marienthron e fondata il 24 giugno 1330 "iuxta villam quae Gemnich dicitur" (Paulhart, 1979, p. 281) dal duca Alberto II d'Asburgo (1298-1358) per adempiere un voto.Il costante sostegno della casa asburgica agevolò la crescita, soprattutto economica, della certosa di G., che venne dotata di consistenti proprietà terriere e immobiliari, esentata dal pagamento di imposte e favorita nell'ottenere privilegi papali (Paulhart, 1972, pp. 2-4; 1979, p. 281); in cambio di tanta generosità i Certosini si impegnavano a celebrare con preghiere il ricordo dei familiari defunti del fondatore negli anniversari della loro scomparsa (Paulhart, 1979, p. 281).I primi monaci ad abitare il luogo, inizialmente in alloggi provvisori, provenivano dalla certosa di Mauerbach, presso Vienna, fondata nel 1313 dal duca Federico I (1288-1330), fratello di Alberto II, ed erano guidati da Martino di Ungheria. Questi diresse la comunità per ca. dieci anni e venne nominato priore soltanto nel 1337, quando il monastero fu annesso all'Ordine (Paulhart, 1972, p. 3; 1979, p. 282). Fin da principio, il progetto contemplò un organico di religiosi costituito da ventiquattro monaci e un priore, diversamente dalla regola certosina, che stabiliva un nucleo di soli dodici membri: di conseguenza Marienthron divenne una delle certose più grandi dell'Ordine in territorio germanico (Paulhart, 1979, p. 282).Il 13 agosto del 1333 cominciò la costruzione della chiesa a navata unica, dedicata all'Assunta, che venne consacrata nel 1342 (Paulhart, 19602; 1979, p. 281). Radicalmente rimaneggiata in età barocca, così come il complesso degli edifici conventuali, la chiesa conserva dell'originario assetto gotico solo l'esterno con il coro poligonale, gli stretti e slanciati contrafforti e la torre-lanterna esagonale, riccamente decorata con finestre lavorate a traforo, pinnacoli e archetti ciechi (Riesenhuber, 1923, p. 72; Dehio, 1976⁵, p. 70; Les ordres religieux, 1979, p. 599). Il coro, fiancheggiato a N e a S da cappelle a due piani con terminazione poligonale, assume la forma di un impianto a tre absidi, tipologicamente vicino al contemporaneo coro del duomo di St. Stephan a Vienna (Wagner-Rieger, 1988, p. 160). Del perduto chiostro antico, che si sviluppava a S della chiesa, sopravvivono soltanto scarsi frammenti di costoloni pertinenti a una copertura a crociera. La maggior parte delle celle del convento risale al periodo della fondazione, conservando in alcuni casi la disposizione originaria (Riesenhuber, 1923, p. 72; Dehio, 1976⁵, p. 71).La certosa venne chiusa nel 1782 con un decreto dell'imperatore Giuseppe II (1741-1790), che decise anche la traslazione dei corpi del fondatore e dei suoi familiari, lì sepolti, nella vicina chiesa parrocchiale di G. (Die Kartäuser, 1980, p. 192).
Bibl.: M. Riesenhuber, Die kirchliken Kunstdenkmäler des Bistums, St. Pölten 1923, pp. 71-75; W. Buchowiecki, Die gotischen Kirchen Österreichs, Wien 1952; H. Paulhart, s.v. Gaming, in LThK, IV, 19602, col. 511; s.v. Gemming, in Grosses Vollständiges Universal Lexikon, X, Graz 1961, col. 812; H. Paulhart, Schrifttum zur Geschichte der Niederösterreichischen Kartausen Aggsbach, Gaming und Mauerbach, Unsere Heimat 39, 1968, pp. 129-132 (con bibl.); id., Die Kartause Gaming zur Zeit des Schismas und der Reformkonzilien (Analecta Cartusiana, 5), Salzburg 1972; The Architecture of the Charterhouse of Lower Austria, Mauerbach, Gaming and Aggsbach (Analecta Cartusiana, 33), Salzburg 1976; G. Dehio, Die Kunstdenkmäler Österreichs, Niederösterreich, a cura di R.K. Donin, I, Wien 1976⁵, pp. 70-71; Les ordres religieux. La vie et l'art, a cura di G. Le Bras, s.l. 1979; H. Paulhart, Die Kartausen Mauerbach und Gaming, in Die Zeit der frühen Habsburger, Dome und Klöster 1279-1979, cat., Wien 1979, pp. 279-283, 360-361; Die Kartäuser in Österreich (Analecta Cartusiana, 83), Salzburg 1980; R. Wagner-Rieger, Mittelalterliche Architektur in Österreich, Wien 1988.E. Federico