CERTO (Certus)
Uno degli schiavi che lavorarono ad Arezzo nella fabbrica di vasi dei Rasinii. Il suo nome ci è dato da alcuni frammenti e da una matrice - ora a New York - che ripete un motivo simile a quello di un vaso d'argento del deposito di Hildesheim, cioè quattro paia di tirsi incrociati, ai quali è annodata una pelle di leone, e, nei campi liberi, ghirlande e teste di satiro. La pelle del leone - e specialmente la testa - è lavorata con finezza e con ricerca di effetti naturalistici (v. aretini, vasi).
Bibl.: Corp. Inscr. Lat., XI, n. 6700, 525; Additamenta ad n. 6700, 525; G.H. Chase, The Loeb Collection of Arretine Pottery, New York 1908, p. 111 e tav. VII. Per i frammenti di un vaso simile nel R. Museo archeologico di Firenze: L. A. Milani, Il R. Museo Archeologico di Firenze, 1912, I, pag. 227.