CERINTO
. Nome d'un eresiarca dell'età subapostolica. La sua figura e dottrina appaiono circonfuse di leggenda fin dal secolo II. Già nell'Epistula apostolorum egli passa per il fondatore, insieme con Simon Mago, di tutte le eresie. Secondo la tradizione, contro di lui sarebbe stato scritto il Vangelo giovanneo. C. avrebbe distinto fra il Cristo e Gesù; fra il Dio altissimo e il demiurgo creatore di questo basso mondo. Dal Dio altissimo sarebbe proceduto il Monogenes, dal Monogenes il Logos. Dal demiurgo sarebbe proceduto Gesù, umanamente creato da Giuseppe da Maria. Secondo altra tradizione, di cui il più antico testimone è il presbitero romano Gaio (principio del sec. III), C. sarebbe stato un puro giudaizzante e propagatore della più grossolana escatologia giudaizzante, designata in seguito col nome di chiliasmo. Gaio attribuiva a C. l'Apocalisse giovannea, ch'egli non voleva accettare, perché fomentatrice dell'eresia dei Catafrigi. Da quest'ultima tradizione deriva la notizia di Epifanio, che fa di C. un contemporaneo degli apostoli e l'ispiratore del movimento giudaizzante; che sistematicamente traversò la via all'apostolo Paolo.
Fonti: Ireneo, Adv. haer., III, 3, 4 (riprodotto da Eusebio, Hist. eccl., IV, 14, 6) e III, 11,1; Ippolito, Philosophumena, VII, 33; X, 21; Filastrio, Haer., 36; Eusebio, Hist. eccl., III, 28, 2; Epifanio, Panar., XXVIII, 6; XXVIII, 8; LI, 2 e 3.