Cercando di trovar minera in oro
. È un sonetto (Rime CXII) di Cino da Pistoia inviato al marchese Moroello Malaspina di Giovagallo che diede incarico a D. di rispondere per le rime in nome suo (v. DEGNO FA VOI). Ciò risulta dalle relative rubriche che precedono il testo dei due sonetti nei codici Laurenziano Rediano 184 e Chigiano L LV 131, che risalgono a una fonte comune del sec. XIV (cfr. Barbi, Studi 468), mentre nel Casanatense 433 e nei suoi affini Trivulziano 1050 e Bolognese 1289 il sonetto di Cino risulta inviato a D., e quello di D. in risposta a Cino.
Nell'edizione delle Rime di Cino curata dal Pilli (1559) il sonetto di Cino appare indirizzato a Lemmo da Pistoia (il sonetto di D. manca); in quella curata da Faustino Tasso (1589), il sonetto di Cino non appare indirizzato a nessuno, quello di D. è dato come risposta al sonetto di Cino. È probabilmente del tempo dell'esilio di Cino (1301-1306), ma non si può escludere che sia di qualche anno più tardi. Nell'edizione del 1921 il Barbi lo collocò nel libro VII (" Rime varie del tempo dell'esilio ") insieme con altri sonetti di corrispondenza fra D. e Cino, che precedono la canzone Amor, da che convien.
Cino confida al marchese il grave dolore che prova per l'insorgere di un nuovo tormentoso amore (la mala spina, v. 3), mentre andava in cerca di un amore perfettamente virtuoso. Non nasconde le sue sofferenze, e tuttavia non le manifesta tutte perché non vuole che il marchese possa gioirne. Una speranza lo sorregge: che, prima di morire, Amore possa soccorrerlo. Il linguaggio intenzionalmente allusivo, ma non del tutto chiaro per noi, ha fatto sorgere il sospetto che sotto la terminologia amorosa si nasconda il sentimento di gratitudine di Cino per i Malaspina.
Bibl. - F. Pellegrini, A proposito d'una tenzone poetica fra D. e Cino, in " Gior. stor. " XXXI (1898) 311-319; L. Di Benedetto, Rimatori del dolce stil novo, Bari 1939, 197; Contini, Rime 198; D.A., Le Rime, a c. di D. Mattalia, Torino 1943, 210; Dante's Lyric Poetry, a c. di K. Foster e P. Boyde, Oxford 1967, n 325.