Apparecchio (noto anche con il nome inglese mine-detector) impiegato nella bonifica delle zone minate per localizzare le mine. I c. a variazione d’induttanza sono costituiti da due oscillatori ad alta frequenza: questi oscillano ordinariamente con la medesima frequenza, ma se l’organo di ricerca del dispositivo, in cui è disposto il circuito oscillante di uno degli oscillatori, viene a trovarsi in prossimità di una massa metallica si ha una variazione d’induttanza e quindi di frequenza. Si genera in tal modo fra i due circuiti un battimento a bassa frequenza che, opportunamente amplificato, dà un segnale acustico, udibile in una cuffia telefonica di cui lo strumento è munito. I c. a variazione di mutua induttanza sono fondati sullo squilibrio che si genera in un ponte di mutue induttanze, costituito da un circuito primario, alimentato da un oscillatore a frequenza acustica, e da uno secondario, per la presenza di una massa metallica; questa, facendo variare la mutua induttanza delle bobine, provoca una variazione dell’ampiezza della tensione secondaria, rivelata dalla cuffia. I c. a microonde, atti all’individuazione di mine anche non metalliche, sono fondati sulla variazione della resistenza d’irradiazione dell’antenna di un trasmettitore a onde cortissime provocata da qualsiasi massa, metallica o no, nascosta nel terreno, di densità diversa da quella del terreno.