ceramica e porcellana
Materiali che hanno fatto la storia
Dalle antiche anfore fino alle più moderne applicazioni industriali, i materiali come la ceramica e la porcellana hanno avuto sempre una parte importante nella tecnologia umana e sono stati impiegati tanto per rispondere a esigenze pratiche quanto per scopi artistici
Pensando alla ceramica, le prime cose che vengono in mente sono vasi, piastrelle e tazzine. Ma la ceramica e le sue diverse varietà, tra le quali la porcellana, hanno molti altri impieghi e costituiscono una delle più antiche e importanti tradizioni tecnologiche dell'umanità. La ceramica si fabbrica a partire dall'argilla, la roccia friabile di cui è costituito normalmente il terreno. L'argilla, con l'aiuto di un po' d'acqua, diventa una pasta che può essere modellata per assumere la forma voluta. Poi, sottoposta ad alte temperature, grazie a un forno o a un semplice fuoco, indurisce e diventa solida, e può essere usata per contenere cibo e bevande. Ma a seconda di quali elementi si aggiungono all'argilla e della temperatura a cui la si fa cuocere, la ceramica può acquistare anche altre proprietà molto interessanti, come la resistenza al calore e la capacità di isolare dall'elettricità o dai campi magnetici.
Esistono molti tipi diversi di ceramica, o meglio di materiali ceramici, come preferiscono dire oggi gli addetti ai lavori. Prima di tutto bisogna distinguere tra i materiali a pasta porosa e quelli a pasta compatta. I primi, dopo la cottura, presentano una superficie composta da una rete di pori concatenati e sono permeabili a gas e liquidi. I secondi hanno invece una superficie priva di pori, che li rende quindi impermeabili. Alla prima categoria appartiene la forma più semplice di ceramica, la terracotta, che è un semplice impasto di argilla, magari con l'aggiunta di paglia e pietrisco, cotta al forno o al calore di un fuoco. Questo procedimento è noto all'umanità da millenni ed è usato per produrre recipienti per i cibi e le bevande. Infatti, rispetto ad altri materiali utilizzabili per questo scopo ‒ come il legno, la pietra o i metalli ‒, la terracotta offre diversi vantaggi. Si può modellare molto più facilmente per dare al contenitore la forma e le dimensioni volute. Ancora oggi molti oggetti di cui siamo circondati, dai mattoni ai vasi da giardino, sono spesso realizzati con materiali di questo tipo.
In seguito l'uomo ha scoperto che la terracotta può essere rivestita con una vernice, di solito a base di metalli come piombo o stagno, che durante la cottura acquista proprietà simili a quelle del vetro. In questo modo la superficie non è più permeabile, diventa levigata e può assumere diversi colori. È il caso della maiolica, un prodotto molto diffuso nell'artigianato tradizionale di alcune regioni italiane.
Le ceramiche a pasta compatta sono cotte a temperature più elevate, dopo aver aggiunto all'argilla altri materiali che favoriscono la fusione della pasta, in modo che non rimangano pori sulla superficie. I tipi più diffusi di questi materiali sono il gres e la porcellana.
Il gres è una miscela di argilla e alcuni ossidi metallici cotta a circa 1.200 °C. È un materiale molto duro, resistente all'usura, agli agenti chimici e alle alte temperature. Per questo è particolarmente adatto per costruire fognature, pavimenti e rivestimenti esterni. La porcellana è invece un tipo particolarmente raffinato di ceramica, ottenuta usando un impasto particolare, ossia un misto di argilla, quarzo e una roccia chiamata caolino, e cotta in due fasi, prima a temperatura tra 700 e 1.000 °C e poi di nuovo a 1.200÷1.500 °C. Si ottiene, così, un materiale molto resistente alle alte temperature e capace di comportarsi da isolante magnetico ed elettrico (conduttori elettrici). Per questo la porcellana è usata per fare piatti, tazze e teiere ma anche per interruttori elettrici, parti di computer o parti dei motori delle automobili. La tecnica della porcellana fu sviluppata in Cina e importata in Europa nel corso del Quattrocento, tanto è vero che ancora oggi, in inglese, la porcellana si chiama china.