CERAM (Seran, A. T., 95-96)
Una delle isole Molucche, situata a nord del Mare di Banda, la quale dipende amministrativamente dall'isola di Amboina. Misura 398 km. di lunghezza, 55 di larghezza e 18.155 kmq. di superficie, e conta una popolazione (1920) di 83.000 ab. (200 Bianchi) con una densità media di 4,57 per kmq. La città principale, Piroe, fu costruita nel 1904. Le isoie Ceram e Boeroe rappresentano le ultime emergenze dell'arco di ripiegamento, non vulcanico, che chiude a nord il Mare di Banda; il rilievo, con la massima altezza di circa 3000 m., è costituito da rocce sedimentarie secondarie e terziarie; il solo prodotto minerario di qualche importanza è il petrolio. Il clima è umido equatoriale con massimi di piovosità durante il monsone di NO. fra novembre e aprile, sulla costa settentrionale, mentre sulle meridionali la pioggia è portata specialmente dal monsone di SE.
L'isola è abitata da tribù alfure. Sulle coste esse sono miste a popolazioni di commercianti e navigatori dell'arcipelago e son divenute musulmane; nell'interno invece professano in parte il cristianesimo. Le colture principali sono: sagu, che dà insieme col legname la maggior esportazione, pepe, zucchero, mango, caffè, cacao, cocco. Sawai e Waroe sono i villaggi maggiori sulla costa nord. Presso la costa meridionale si trova l'isoletta di Amboina (v.), con la sua immensa baia, in passato centro del commercio dei garofani.