centocinquantenario
s. m. Centocinquantesimo anniversario.
• A partire dal primo gennaio 2011, anno del centocinquantenario, mi metterò addosso ogni giorno, per 365 giorni, qualcosa di tricolore (un distintivo, una fascetta, una coccarda come fa Paolo Rumiz nel suo bel viaggio «garibaldino»). Più che per polemica, per dignità. Anzi: per identità. (Michele Serra, Repubblica, 14 agosto 2010, p. 30, Commenti) • L’avvio delle celebrazioni del centocinquantenario dell’Unità di Italia, iniziato a Reggio Emilia con il discorso del Presidente della Repubblica in occasione della festa del tricolore, ha dato vita a un dibattito che ha richiamato l’attenzione su due aspetti essenziali. Il primo, che queste celebrazioni possono e devono essere una occasione per giungere a una lettura comune di una vicenda storica complessa, […] Il secondo, che esse devono essere utilizzate per sciogliere i nodi più profondi che sono alla base di molte delle difficoltà attuali dell’Italia e per costruire, anche attraverso la riforma federalista, un sistema istituzionale, economico e sociale più coeso. (Francesco Pizzetti, Messaggero, 18 gennaio 2011, p. 1, Prima pagina) • la serata straordinaria con cui Daniele Gatti e la Filarmonica della Scala festeggiano i 150 anni della Croce Rossa: da qui il rimando alla circostanza della «prima» da parte del maestro, che conferma la sua tesi ricordando come lo scorso ottobre, sempre alla Scala e ancora con Beethoven, abbia celebrato un altro centocinquantenario, quello della Società del Quartetto. (Enrico Parola, Corriere della sera, 12 maggio 2014, p. 16).
- Composto dall’agg. inv. cento e dal s. m. cinquante-nario.
- Già attestato nella Stampa del 2 giugno 1938, p. 23.