CENSORINO (Censorinus)
Autore di uno scritto De die natali, dedicato, nel 238 d. C., a un Q. Cerellio in occasione del suo natalizio. Nello scritto sono toccate varie questioni più o meno attinenti al giorno natalizio.
Le mosse sono prese dal principio della satira seconda di Persio, Funde merum Genio (v. 3) per andare a cercare nel De numeris di Varrone la ragione di quell'offerta incruenta in luogo dei soliti sacrifizî cruenti, e passar a dire dell'etimologia di Genius e della perpetua funzione di assistenza che quella divinità esercita verso di noi. Dal natale del singolo con artificioso legame si risale a quello dell'umanità e vengono esposte le varie teorie sull'origine di questa. Tutto ciò nei primi quattro capitoli. I capitoli 5-13, tornando all'individuo, espongono le differenti vedute sui suoi initia nel semen, sulla formazione del parto e la sua alimentazione durante la gestazione, sui motivi per cui nasce un maschio o una femmina, un sol figliuolo o due gemelli. Segue una esposizione delle dottrine sulla gestazione, riferendosi le opinioni degli astronomi e dei Pitagorici, sulle varie età nelle quali fu divisa la vita umana, e sugli anni climaterici o pericolosi. Al c. 16 con un nuovo passaggio C. viene a discorrere delle denominazioni e delle partizioni del tempo: aevum (eternità), saeculum, annus magnus, annus vertens o naturalis, soffermandosi a fare la storia dell'anno romano. Segue la trattazione del mese e del giorno. Ma quest'ultima non è completa, ché nei manoscritti al cap. 24 con brusca interruzione si passa ad altra opera, correntemente indicata Fragmentum Censorini, notevole libriccino che contiene notizie di astronomia, di geometria, di musica e di metrica.
Edizioni: L'ed. principe è di Bologna 1497. Cfr. le edizz. Jahn (Berlino 1845), Hultsch (Lipsia 1867), Cholodniak (Pietroburgo 1889).