Grammatico ed erudito romano (3º sec. d. C.), autore di un perduto trattato De accentibus e del De die natali, dedicato nel 238 d. C. a un Q. Cerellio, che è giunto a noi incompleto e tratta dell'origine e della vita dell'uomo attingendo a Varrone, del tempo e delle sue divisioni usando come fonte soprattutto Svetonio. Ci è giunto anche un trattatello (il cosiddetto Fragmentum Censorini), che tratta di astronomia, geometria, musica e ritmica, ma è generalmente considerato spurio.