censimento
Operazione statistica di rilevazione diretta e totale intesa ad accertare lo stato di un fatto collettivo in un dato momento e caratterizzata dall'istantaneità, dalla generalità e dalla periodicità.
È volto ad accertare lo stato della popolazione, e cioè la sua consistenza numerica e la sua struttura. Tali rilevazioni datano da epoche assai remote (dall’Egitto e dalla Cina del 20° secolo a.C. all'antica Roma, in cui il c. della popolazione maschile adulta, effettuato per scopi militari, ebbe in seguito anche scopi economico-fiscali). Tuttavia le indagini sulla popolazione assunsero i caratteri specifici del c. solo nel secolo 18° col c. svedese del 1749 e il primo c. degli Stati Uniti d’America nel 1790. Nell’Ottocento, va ricordato il c. belga del 1846 effettuato sotto la guida di A. Quételet. In Italia, dal 1861 al 1931 i c. hanno avuto cadenza decennale (eccetto che nel 1891). Nel 1930, si stabilì la nuova cadenza quinquennale, che fu però interrotta dalla guerra. Il 9° c. ebbe luogo nel 1951, e da allora fu ripristinata la cadenza decennale. Le caratteristiche rilevate negli ultimi c. italiani tramite il «foglio di famiglia», cioè il modello di rilevazione censuaria che ogni famiglia o convivenza è tenuta a compilare, riguardano sia aspetti più specificamente demografici come età, sesso, nazionalità, stato civile, sia aspetti d'ordine sociale come la professione, il grado d'istruzione ecc.
I primi c. generali delle aziende industriali e commerciali furono eseguiti nel 1846 in Belgio, nel 1875 in Germania, nel 1895 in Norvegia, nel 1897 in Danimarca e nel 1905 in Svizzera; fra le due guerre mondiali il numero di paesi che eseguivano c. industriali aumentò, tanto che la Società delle nazioni propose nel 1928 una convenzione per tali statistiche. La cooperazione internazionale, curata da ONU, OECE e CEE, rivolta a una classificazione omogenea di attività economiche, campi e unità di rilevazione, e loro definizioni, ha avuto successo solo per il primo punto. In Italia nel 1876, nel 1883, nel 1903 e infine nel 1911 furono eseguite rilevazioni che si andavano sempre più avvicinando ai criteri di universalità e simultaneità. I più sono concordi nel ritenere quello del 1927 il primo censimento. Nel dopoguerra le rilevazioni furono abbinate ai c. della popolazione, assumendo (1991) la denominazione di c. generale dell’industria e dei servizi. Il rapido mutamento del quadro ha però indotto l’ISTAT a realizzare (1996) un c. «intermedio» delle attività economiche.
Nel 1930, con la partecipazione di 52 Paesi, fu effettuato il primo c. mondiale dell’agricoltura, sotto gli auspici dell’Istituto internazionale dell’agricoltura con sede in Roma; nel dopoguerra la FAO varò un piano per l’effettuazione del c. in una data compresa tra il 1948 e il 1955, al quale aderirono 78 Paesi. In seguito, per il c. da svolgere tra il 1958 e il 1964, fu introdotta l’inchiesta per sondaggio, con quesiti in parte differenziati per tener conto delle peculiarità regionali; 94 furono i Paesi partecipanti. Il programma del 1966-74 suggeriva un sistema coordinato di statistiche; vi parteciparono 102 dei circa 200 Paesi dell’ONU. All’azione dalla FAO, dal 1964 si è affiancata quella della CEE. In Italia, a parte le rilevazioni sul bestiame eseguite tra il 1867-69 e il 1943, un c. dell’agricoltura fu tentato, senza successo, nel 1930; il primo c. di questo tipo fu invece quello del 1961, al quale sono poi seguiti altri, a scadenza più o meno decennale.