CEMPOALA (o Zempoala)
Città precolombiana dei Totonachi nell'odierno stato di Vera Cruz (Messico). Le sue rovine comprendono monticelli, piramidi, resti di castrametazione, basi di teocalli, alcuni edifici turriti e templi decorati con pitture in affresco; a differenza dei templi dei Nahua e dei Maya, a piramidc quadrangolare tronca o parallelepipeda, i suddetti templi sono rotondi e rivolti a E. Vi si rinvennero: abbondante e ricca suppellettile fittile, utensili litici, teste umane scolpite in pietra e parecchi cosiddetti "gioghi" in pietra dura, d'uso non bene determinato.
Cempoala fu la prima città indigena conquistata da Cortés, che calcolò a 30.000 i suoi abitanti. Nel suo tempio maggiore, qualche tempo dopo la resa della città, si era fortificato Panfilo de Narváez, catturato da Cortés il 29 maggio 1520.
Bibl.: G. Galindo y Villa, Las ruinas de C. y del templo del Tajín, in Anales del Museo Nacional, III, Messico; Roque J. Ceballos Novelo, Estado actual de losprincipales edificios arq. de México, Messico 1928.