CELLULOSI
. È il costituente più caratteristico della membrana cellulare dei vegetali, perché il più diffuso, ed è quello che appare per primo, allorché il plasma si riveste di membrana. Subito dopo la cariocinesi, tra i due nuclei figli si stabilisce un tenue setto mediano fatto di colorabili con rosso Congo, che è uno dei migliori coloranti della cellulosi. Anche nei casi in cui, per trauma, viene messo allo scoperto del plasma cellulare (p. es., se si taglia in due parti una cellula di Chara immersa in acqua), la superficie si riveste di granulazioni colorabili con rosso Congo. La cellulosi appare, così, come la prima sostanza ternaria che viene secreta dal plasma vegetale; in seguito la cellulosi costituisce degli strati di diverso spessore attorno al plasma, e spesso, come in alcune fibre (p. es. lino), diventa il costituente unico, o quasi, della cellula. La cellulosi è capace di imbibirsi d'acqua e di soluzioni acquose, in modo da permettere i più diretti rapporti tra l'ambiente esterno e il plasma da essa contenuto. La cellulosi imbibita è ancora dotata d'una certa elasticità, e può subire una limitata distensione, che favorisce la turgescenza cellulare, nonché l'accrescimento della cellula singola e dei tessuti che ne derivano. La cellulosi è quindi il costituente caratteristico della membrana delle cellule vegetali in attiva funzionalità di ricambio e di accrescimento.
La cellulosi manca nelle membrane degli organismi inferiori (batterî), si trova in alcuni funghi (Peronospora), nelle Alghe Cloroficee, e poi, più o meno pura, in tutti i vegetali superiori. Non manca in alcuni animali (Tunicati).