Cefeidi
Cefèidi [Dal nome della costellazione di Cefeo] [ASF] Nome dato (1784) da J. Goodricke a un'importante classe di stelle variabili molto luminose, di tipo spettrale A o F, caratterizzate da variazioni di luminosità, di circa una magnitudine, che si riproducono con grande regolarità. Le C. vengono distinte in C. classiche, con periodo in generale di circa 5 giorni (fra esse la δ Cephei, la prima delle C. scoperte), ma per alcune anche più lungo, e in variabili d'ammasso, con periodo inferiore a un giorno (tipica, la RR Lyrae). Le C., ritenute fino a poco tempo fa una classe di stelle fra loro profondamente omogenee, sono considerate ora, in virtù della diversità del loro stato fisico, strettamente legata al periodo, tra gli indicatori più importanti per identificare a quale tipo di popolazione stellare appartengano gli oggetti stellari: fanno parte della popolazione I le C. classiche, mentre appartengono alla popolazione II le variabili del tipo RR Lyrae e alcune C. anomale (del tipo della W Virginis). Tra le leggi statistiche cui ubbidiscono le C. ha particolare importanza la relazione periodo-luminosità, scoperta da H. Leavitt nel 1913 e adattata da H. Shapley alla determinazione delle distanze degli ammassi stellari e dei sistemi extragalattici. Secondo tale legge la magnitudine assoluta di una C. è funzione lineare del logaritmo del periodo (espresso in giorni), corrispondendo i periodi più lunghi a C. più luminose (v. fig.); ne segue che, se si determina il periodo di variazione di luce di una C., risulta nota la sua magnitudine assoluta e quindi, osservata la magnitudine apparente, anche la distanza: v. distanze in astronomia: II 218 d. Si ritiene che variazioni di luminosità delle C. siano determinate da effettive periodiche variazioni delle loro dimensioni.