CECITÀ (dal lat. caecitas; fr. cécité; sp. ceguera; ted. Blindheit; ingl. blindness)
Mancanza o perdita della visione, che può essere congenita o acquisita. La prima è dovuta, o a malattie decorse nella vita uterina, o ad anomalie di sviluppo; la seconda segue alle malattie gravi delle membrane oculari. La causa principale di questa seconda forma, nella prima età è l'oftalmia blenorragica o oftalmoblenorrea, che è determinata dalla infezione da gonococchi (v. gonorrea); nell'età matura è il glaucoma (v.).
Si deve distinguere la cecità relativa e la cecità assoluta. La prima si ha specialmente per cataratta, per macchie corneali, per occlusione della pupilla, ed è caratterizzata dalla conservazione della percezione della luce e dei colori; la seconda specialmente dall'atrofia del nervo ottico e dal glaucoma, e in questa mancano anche le suddette percezioni. Questa distinzione è di grande importanza, perché nella cecità relativa l'occhio è per lo più suscettibile di miglioramento, nella cecità assoluta l'occhio è perduto per la visione; funzionalmente è morto. Con nomi antiquati, la cecità relativa si chiama ambliopia (v.), e la cecità assoluta amaurosi (v.). V. anche ciechi, educazione dei.