CECINA
Antiqurium. - Istituito nel 1961, raccoglie ceramiche e oggetti in bronzo, prevalentemente etruschi, di varia epoca e provenienza, di acquisto (sala I) e antichità del territorio di C. (sala II e corridoio). La collezione "didattica" appare piuttosto eterogenea, per quanto si sia cercato, negli acquisti, una certa rappresentatività.
La raccolta si inizia con una piccola serie di punte in selce, da Foiano della Chiana e sporadiche; seguono numerosi vasi in bucchero, fra cui notevoli alcuni in bucchero sottile con decorazione di ventagli di puntolini, e altre ceramiche tipiche della Etruria laziale (territorio di Vulci); una grande anfora in argilla decorata a zone di elementi schematizzati, alcuni arỳballoi e alàbastra italocorinzî (notevole uno con serie di danzatori) e una coppa tipo Genucilia. Si hanno anche due piccole lèkythoi attiche, una a figure nere e una a figure rosse, di scarso interesse. Insieme alle ceramiche sono esposti varî oggetti in bronzo, fra cui un raffio, due colini, frammenti di specchio, punte di lancia e alcune statuette votive tardoetrusche, di scadente fattura e tutti di acquisto.
Fra le antichità locali, notevole il grande ossuario d'impasto di tipo villanoviano, con decorazione geometrica incisa, dalla tomba 3 della necropoli di Casaglia, una olletta d'impasto e vari frammenti arcaici da Bibbona, un piccolo gruppo di ceramiche etrusche da Guardistallo, il gruppo di urne tardoetrusche in calcare, non decorate, con coperchio a doppio spiovente e piedi a zampa di leone dalla Ghinchia (II-I sec. a. C.) e un'urnetta in terracotta da Montescudaio. Ad epoca romana appartengono una tomba alla cappuccina da Viale Marina, una sepoltura in grande anforone dalla necropoli di Rosignano (IV sec.), oggetti varî dalla esplorazione di una villa rustica presso Casalecchio, altri dalle zone di Vada, Viale Mani, S. Vincenzino, di Belora, che presentano un quadro della presenza romana nella zona. Nell'atrio verso il giardino è la ricostruzione di un frantoio romano (antiche la macina e la vasca) da Casalmarittimo. Nel giardino, ricomposizione della tomba a thòlos di Casaglia (VI sec. a. C.) e numerose sepolture alla cappuccina dalla necropoli romana di Campo ai Ciottoli.
Bibl.: P. Mingazzini, in Not. Sc., 1934, p. 27 ss. (ossuario di Casaglia); id., La tomba a thòlos di Casaglia, in St. Etr., VIII, 1934, p. 58 ss.