ROCCATAGLIATA CECCARDI, Ceccardo
Poeta, nato il 6 gennaio 1872 a Genova, dove morì il 3 agosto 1919. L'attenzione del pubblico si volse a lui più per la singolare irruenza dell'indole sua e per la pietà delle strettezze in cui menò gran parte della vita, che per alto merito d'arte che avesse la sua produzione. Sebbene si professasse apertamente discepolo del Carducci e talvolta tentasse di seguirlo negli esempî classicheggianti, senza la preparazione, per così dire, filologica e tecnica necessaria a tali prove, ebbe un suo proprio calore dentro una vena copiosa, e un suo proprio immaginare e armonizzare liricamente, in argomenti storici e di generica umanità. Ma, soltanto a tratti, o piuttosto a scatti, si elevò alle speranze destate sino da Il libro dei frammenti (Milano 1896); e quando un comitato ligure-apuano ne raccolse e pubblicò un volume di Sonetti e Poemi (Genova 1910) l'aspettazione fu delusa. Sembrano destinate a restare in onore alcune odi; come quella Per la morte di Leone Delagrange, guidatore di carri alati e come Il viandante (Torino 1904). Postumo, fu pubblicato il volume: Sillabe ed ombre: poesie (1910-1919), a cura di P. A. Baratono (Milano 1925).
Bibl.: G. Rabizzani, Pagine di critica letteraria, Pistoia 1911, p. 97 segg.; L. Viani, C. R. C., Milano 1922; G. Donati-Pettèni, Colloqui e profili, Bologna 1925, p. 119 segg.; e fra gli articoli necrologici, indichiamo quello di E. Janni, nel Corriere della sera, 4 agosto 1919.