CAYLUS, Marie-Marguerite le Valois de Villete, contessa di
Nacque a Murçay presso Poitiers, nel 1673, da famiglia calvinista, a cui fu tolta per volontà di Madame de Maintenon, sua parente, che la convertì al cattolicesimo e l'educò secondo i proprî metodi. Sposa, nel 1686, al conte Jean-Anne de Caylus, ufficiale del re, visse poco tempo con lui, che, dedito alla crapula, venne allontanato dalla corte e inviato alla frontiera di Fiandra, dove rimase lunghi anni e dove morì nel 1704. Frattanto la giovane dama brillava nelle feste di Versailles per la vivacità del suo spirito e la seducente bellezza. Dotata di un singolare talento drammatico, recitò, in presenza di tutta la corte, il prologo di Esther, che Racine aveva scritto per lei, e interpretò poi varî personaggi di questa tragedia con tanta naturalezza e tale sentimento che gli eccezionali spettatori la giudicarono emula della Champmeslé. Caduta in disgrazia, nel 1692, per l'impulsività del suo carattere e forse anche per i suoi legami col duca di Villeroy, dovette lasciare Versailles per trasferirsi "in esilio" a Parigi, ove tuttavia si confortò accogliendo nel proprio salotto le più elette personalità e numerosi ammiratori. Avendo serbato cordiali rapporti con la Maintenon, alla quale scriveva lettere deliziose, poté, dopo molto tempo, ritornare a Versailles (1707) e rimanervi fino alla morte di Luigi XIV, che la predilesse specialmente negli ultimi suoi giorni (1715). Si ritirò poi definitivamente a Parigi, ove si spense nell'aprile del 1729, dopo aver raccolte le sue interessanti memorie, cui diede il titolo di Souvenirs e che furono pubblicate per la prima volta nel 1770, a cura e con prefazione di Voltaire. In queste memorie la contessa di Caylus rivela la vita intima della corte di Versailles, mostrando nel loro vero aspetto cose e persone, con vivaci ritratti e aneddoti piccanti; ma lo fa con tale finezza, che sembra, come dice il France, abbia lasciato scorrere nella penna qualche cosa della sua grazia divina. Fra le varie edizioni dei Souvenirs, la migliore è quella di E. Raunié (1881), alla quale G. Soury appose un commento critico nel 1883.
Bibl.: Saint-Simon, Mémoires; Voltaire, Mélanges, XXVIII; Grimm, Corresp. littéraire; Sainte-Beuve, Causeries du lundi, III; D'Haussonville, M.me de Maintenon et M.me de Caylus, in Revue des deux mondes, 1904; D'Haussonville e Hanotaux, Souvenirs sur M.me de Maintenon, III, Parigi 1904.