cavo
cavo [Der. del genov. o del veneziano cao, dal lat. caput "capo (della corda)"] [LSF] Oggetto che è o ricorda una fune, una corda, e anche tubo, guaina tubiforme. ◆ [ELT] C. coassiale: linea elettrica bifilare simmetrica per telecomunicazioni, costituita da un cilindro metallico cavo sul cui asse è un conduttore filiforme, tenuto in sito da un isolante solido discontinuo oppure continuo; la stessa denomin. si dà anche a linee costituite da più sistemi di tal genere, tenuti insieme da apposite fasciature: v. trasmissione di segnali su mezzi fisici: VI 311 e. ◆ [FTC] [ELT] [EMG] C. elettrico: conduttore, filiforme o comunque molto allungato, per convogliare correnti elettriche, sia di potenza (c. per trasporto di energia: v. oltre), sia di segnale (c. per telelecomunicazioni: v. oltre). Ve ne sono di svariatissimi tipi: in aria, cioè senza rivestimento isolante o protettivo, e rivestiti; semplici, o unipolari, cioè atti a convogliare una sola corrente, e multipli, o multipolari, costituiti da un certo numero (anche grande) di conduttori reciprocamente isolati; armati, cioè con un rivestimento di fili o nastri d'acciaio per aumentarne la resistenza meccanica; schermati, cioè inguainati in una camicia conduttrice, collegata alla terra, che agisca da schermo elettrico; ecc. ◆ [OTT] C. ottico: guida ottica o, più spesso, struttura con molte guide ottiche, per convogliare segnali ottici: v. trasmissione di segnali su mezzi fisici: VI 321 b. ◆ [ELT] C. per telecomunicazioni: per i c. filari, cioè costituiti da fili conduttori, per telecomunicazioni, v. trasmissione di segnali su mezzi fisici: VI 311 c; per i c. coassiali, v. sopra. ◆ [FTC] [EMG] C. per trasporto di energia elettrica: i più importanti sono quelli sotterranei, isolati con carta impregnata (di oli minerali, bitumi, resine); sono quasi sempre rivestiti (schermati) da un tubo di piombo, applicato mediante presse idrauliche con fortissime pressioni, in modo da garantire una perfetta ermeticità (c. sottopiombo) e servono solo per posa fissa. I c. sotterranei (in genere dentro canalette o tubazioni) hanno quasi sempre sul tubo di piombo un'armatura costituita da due nastri di ferro avvolti a elica tra due strati di iuta bitumata; l'armatura è invece costituita da fili di ferro o acciaio quando si vuol conferire al c. una forte resistenza meccanica, in partic. alla trazione (c. armato, per es. per posa subacquea). I c. isolati con gomma o con resine sintetiche termoplastiche (polivinile, polietilene) sono ordinariamente a bassa tensione e servono per la distribuzione all'interno degli stabilimenti, delle case, a bordo delle navi, su autoveicoli, ecc.; si distinguono in c. per posa fissa e c. per collegamenti di apparecchi mobili. I primi possono avere come rivestimento un tubo di piombo (raram. armato), una treccia di cotone, canapa o altre fibre con o senza impregnamento di vernici di vario tipo, un nastro metallico applicato a elica o longitudinalmente, una treccia metallica, ecc. I c. flessibili per collegamenti mobili, invece, sono rivestiti da una guaina di gomma o di resina sintetica (c. sotto guaina) o da trecce tessili, generalm. non verniciate, eventualmente rinforzate con fili d'acciaio (c. sotto treccia). I conduttori isolati (non rivestiti) che servono per il macchinario elettrico (per es., per avvolgimenti) sono isolati con uno strato di smalto, oppure da spirali e trecce di cotone o altre fibre naturali o artificiali, con o senza verniciatura, e anche da amianto o vetro filato (quando devono resistere a temperature elevate). Tutti i c. finora descritti hanno i conduttori costituiti da fili o corde di rame elettrolitico ricotto o alluminio; le corde normali sono formate da più strati concentrici di fili avvolti a elica lunga; quelle molto flessibili sono formate da cordette elementari (dette trefoli) costituite alla loro volta da fili di rame di piccolo diametro (da 0.l a 0.7 mm). I c. per energia elettrica hanno la sezione dei conduttori proporzionata all'intensità di corrente che devono trasmettere e lo spessore isolante proporzionato alla tensione che devono sopportare in esercizio normale. L'intensità di corrente ammissibile (portata del c.) trova un limite nel riscaldamento per effetto Joule, giacché la temperatura del c. non deve superare certi limiti (da 55 a 75 °C); per tensioni maggiori di 60÷70 kV è diffuso il sistema di isolare i conduttori con olio o gas in pressione.