• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

CAVALLO

di Giuseppe Castellani - Enciclopedia Italiana (1931)
  • Condividi

CAVALLO

Giuseppe Castellani

. Il denaro, o dodicesima parte del soldo, fatto coniare in rame da Ferdinando I d'Aragona re di Napoli e di Sicilia (1458-1494) portava al dritto il busto del sovrano e al rovescio un eavallo al passo e perciò venne denominato cavallo e anche cavalluccio, cavalluzzo e cavallirazi.

Ne vennero fatte abbondantissime emissioni da molte zecche del reame: Napoli, Amatrice, Aquila, Brindisi, Capua, Lecce e Sulmona. Il nome rimase alle monete di pari valore emesse successivamente, sebbene con impronte variate, come quelle di Carlo VIII, che portarono a una eccessiva produzione di monete di poco o nessun valore, le quali vennero falsificate e portarono turbamento nella circolazione, tanto che ne fu ridotto il valore della metà; esse poi furono proibite nel 1498. In questo anno Federico I, ultimo degli Aragonesi di Napoli, fece battere una nuova moneta di rame detta sestino o doppio cavallo. Il tipo originario riapparve per poco tempo nel 1626 sotto Filippo IV, mentre i multipli da 2, 3, 4, 6 e 9 cavalli con impronte variate furono emessi sotto quasi tutti i sovrani, fino a Ferdinando IV che ne fece coniare anche da 12 con la scritta un grano cavalli 12. Dopo la Restaurazione (1815), i cavalli scomparvero dai conteggi, sostituiti dal tornese, che divenne unità di misura, mentre prima era uguale a sei cavalli.

Bibl.: V. Lazari, Le zecche e le monete degli Abruzzi, Venezia 1858; E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, p. 62; A. Sambon, I "cavalli" di Ferdinando I d'Aragona re di Napoli, in Rivista italiana di numismatica, IV, Milano 1891, pp. 325-356.

Vedi anche
tornese Nome italianizzato della moneta di Tours (denaro dei tempi di Carlomagno, e del grosso di quelli di Luigi IX). Ebbe larga diffusione specie in Oriente con le crociate. Con gli Angioini passò nell’Italia meridionale, dove si ebbe poi una moneta di rame che dal 1581 è durata fino agli ultimi Borbone. La ... soldo Antica moneta europea (s. d’oro) derivante dal solido del Basso Impero. Attraverso numerose trasformazioni, il s. in Italia, fino all’inizio della Seconda guerra mondiale, fu la ventesima parte della lira e cioè la moneta di rame da 5 centesimi. zecca Officina governativa in cui si coniano le monete. Maestri, ufficiali, massari, provveditori della z. erano dette le autorità preposte alla z. nelle varie parti d’Italia; diritto della z. era l’utile che il principe ricavava dalla coniazione o monetaggio. Poco si sa dell’organizzazione tecnica della z. ... Ferdinando I d'Aragona re di Napoli Figlio naturale (1431-1494) di Alfonso V re d'Aragona, divenne re nel 1458. Procedette a un efficace ordinamento amministrativo, cercando di togliere forza al baronaggio e sostenendo i diritti degli ordini non privilegiati. Dette anche un impulso rinnovatore alle arti e alla vita culturale, soprattutto ...
Tag
  • FERDINANDO I D'ARAGONA
  • UNITÀ DI MISURA
  • FERDINANDO IV
  • CARLO VIII
  • FILIPPO IV
Vocabolario
cavallo
cavallo s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene...
cavallo-vapóre
cavallo-vapore cavallo-vapóre locuz. usata come s. m. (pl. cavalli-vapore). – Unità pratica di misura della potenza meccanica, pari a 75 kgm/s ovvero a 735,5 watt (simbolo CV), così denominata in quanto la potenza che può sviluppare un...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali