CAVALLERIA e CAVALIERI
(IX, p. 523).
La cavalleria come arma combattente. - Età moderna (p. 531). - La guerra moderna richiede con maggiore frequenza, rispetto al passato, che il cavaliere smonti di sella per combattere da fante. In tutti gli eserciti è stato perciò necessario dotare la cavalleria, oltre che delle armi caratteristiche dell'uomo a cavallo (lancia e sciabola), di moschetto con baionetta, pistola, bombe a mano, fucili mitragliatori e mitragliatrici; essa è stata altresì dotata di carri veloci che formano con le unità a cavallo un tutto unico.
La composizione attuale del reggimento di cavalleria italiano è la seguente: 1 comando di reggimento (i squadra maggiorità, 1 squadra collegamenti, 1 squadra servizî, 1 autodrappello); 2 gruppi squadroni cavalieri; i squadrone mitraglieri; 1 squadrone carri veloci.
I reggimenti 1°, 4°, 6°, 13°, 14°, 19° dipendono rispettivamente dalle divisioni "Superga", "Granatieri di Sardegna", "Volturno", "Monferrato", "Timavo" e "Po"; mentre i reggimenti 2° e 12° fanno parte della divisione celere "Eugenio di Savoia"; i reggimenti 3° e 5° fanno parte della divisione celere "Principe Amedeo duca d'Aosta" e i reggimenti 9° e 10° della divisione celere "Emanuele Filiberto Testa di Ferro".