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cavalcare

di Andrea Mariani - Enciclopedia Dantesca (1970)
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cavalcare

Andrea Mariani

Il verbo può essere transitivo e intransitivo. In D. prevale l'uso intransitivo, per cui c. equivale ad " andare a cavallo ": Vn IX 7 cavalcai quel giorno pensoso molto, e 9 1 Cavalcando l'altr'ier per un cammino; Fiore CCXV 7 Allor Franchezza sì ha cavalcato. Intransitivo è pure il verbo in Pg XXIV 95 Qual esce alcuna volta di gualoppo / lo cavalier di schiera che cavalchi, / e va per farsi onor del primo intoppo, in cui tuttavia assume, in rima con maggior valchi (v. 97) " una sfumatura rappresentativa che sembra ricordare ‛ suo passo falca ' di Purg., XVIII, 94 " (Grabher): in questo luogo il verbo è invece usato transitivamente (XVIII 96); esso, in rima, contribuisce a rendere efficace l'intero passo in cui si descrive la santa sollecitudine che cavalca (" sprona ", Fallani) la turba magna degli accidiosi (cfr. Momigliano: " il verso cui buon volere e giusto amor cavalca è uno dei più forti esempi della potenza metaforica, condensatrice di Dante "). Transitivo, usato al passivo, c. appare infine in Cv IV XXVI 6 questo appetito [quello che irascibile e concupiscibile si chiama] conviene essere cavalcato da la ragione. V. anche CAVALCATORE.

Vocabolario
cavalcare
cavalcare v. intr. e tr. [lat. tardo caballĭcare, der. di caballus «cavallo»] (io cavalco, tu cavalchi, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr. Andare a cavallo, viaggiare a cavallo: imparare a c.; sapere, non saper c.; aveva cavalcato...
cavalcata
cavalcata s. f. [der. di cavalcare]. – 1. Il cavalcare, di una o più persone, per diporto o per altri scopi: ho fatto una lunga c. nei viali del parco. La c. delle Valchirie, nel 3° atto della Valchiria di R. Wagner. 2. ant. Compagnia di...
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